ITALIA
Gasdotto, bombe carta davanti all'hotel della polizia a Lecce. Cantiere Tap riaperto
Sono state fatte esplodere ieri sera a tarda ora, non hanno provocato danni. Intanto, dopo due giorni di stop, sono ripresi oggi a sorpresa all'alba i lavori di eradicazione degli ulivi. Protesta dei no Tap davanti al centro di stoccaggio, i manifestanti sbarrano l'accesso al centro stoccaggio ulivi

Due bombe carta sono state fatte esplodere ieri sera a tarda ora davanti all'uscita secondaria dell'hotel Tiziano di Lecce, dove hanno dormito i giocatori del Lecce calcio e i poliziotti impegnati nei servizi di vigilanza al cantiere Tap di Melendugno. Le esplosioni non hanno provocato danni e sono state distintamente avvertite dagli ospiti dell'albergo. Gli investigatori seguono due piste: o un segnale che è stato dato dalle frange estreme della tifoseria alla squadra di calcio del Lecce o un avvertimento che qualcuno ha voluto dare ai poliziotti impegnati nei servizi di sicurezza davanti ai cantieri Tap di Melendugno, da giorni presidiati da manifestanti che protestano contro la realizzazione del gasdotto.
Manifestanti sbarrano accesso a centro stoccaggio ulivi
Protesta dei no Tap davanti al centro di stoccaggio di Masseria del Capitano la protesta del fronte No Tap. Al folto gruppo di manifestanti si è unita anche la protesta spontanea di numerosi cittadini del comune salentino. Tutti insieme stanno sbarrando l'accesso al sito dove vengono portati dai camion gli ulivi espiantati. La polizia si sta schierando in vista di uno sgombero dell'area.
Ripresi i lavori di espianto degli ulivi
Intanto, dopo due giorni di stop, sono ripresi oggi a sorpresa all'alba i lavori di eradicazione degli ulivi lungo il tracciato dove dovrebbe essere installato il microtunnel del gasdotto. La ripresa degli espianti, dopo la sospensione decisa in seguito agli scontri dei giorni scorsi tra dimostranti no Tap e forze di polizia, era stata annunciata per lunedì. Il via libera alla ripresa degli espianti è stato comunicato nella tarda serata di ieri a Tap dalla Questura di Lecce. Dall'area sono già stati portati via venti ulivi.
Già dalle 6:00 la zona è presidiata da ingenti dispiegamenti di agenti in tenuta anti- sommossa. Presidiati gli accessi delle strade lungo la strada provinciale. Sotto presidio anche il centro di stoccaggio di Masseria del Capitano dove vengono messi a dimora gli ulivi espiantati per poi essere nuovamente reimpiantati. Sul posto stanno arrivando alla spicciolata i manifestanti che comunque avevano mantenuto attivo il presidio davanti l'area di cantiere.
Manifestanti sbarrano accesso a centro stoccaggio ulivi
Protesta dei no Tap davanti al centro di stoccaggio di Masseria del Capitano la protesta del fronte No Tap. Al folto gruppo di manifestanti si è unita anche la protesta spontanea di numerosi cittadini del comune salentino. Tutti insieme stanno sbarrando l'accesso al sito dove vengono portati dai camion gli ulivi espiantati. La polizia si sta schierando in vista di uno sgombero dell'area.
Ripresi i lavori di espianto degli ulivi
Intanto, dopo due giorni di stop, sono ripresi oggi a sorpresa all'alba i lavori di eradicazione degli ulivi lungo il tracciato dove dovrebbe essere installato il microtunnel del gasdotto. La ripresa degli espianti, dopo la sospensione decisa in seguito agli scontri dei giorni scorsi tra dimostranti no Tap e forze di polizia, era stata annunciata per lunedì. Il via libera alla ripresa degli espianti è stato comunicato nella tarda serata di ieri a Tap dalla Questura di Lecce. Dall'area sono già stati portati via venti ulivi.
Già dalle 6:00 la zona è presidiata da ingenti dispiegamenti di agenti in tenuta anti- sommossa. Presidiati gli accessi delle strade lungo la strada provinciale. Sotto presidio anche il centro di stoccaggio di Masseria del Capitano dove vengono messi a dimora gli ulivi espiantati per poi essere nuovamente reimpiantati. Sul posto stanno arrivando alla spicciolata i manifestanti che comunque avevano mantenuto attivo il presidio davanti l'area di cantiere.