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ITALIA

Veglia di preghiera nella Basilica cittadina, il ricordo dei compagni di scuola

Lecco: "E' stata una mattanza". La figlia maggiore Simona tentò di difendersi

Dure le parole del procuratore della Repubblica Walter Mapelli. In attesa dei risultati dell'autopsia, il giudice conferma: qualcuno tentò di chiamare il 112

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"Una mattanza". Il procuratore capo della Repubblica di Lecco, Walter Mapelli, non ha dubbi nel definire così il triplice omicidio avvenuto domenica mattina a Lecco nel quale la mamma ha ucciso le sue tre figlie. In attesa di conoscere gli esiti delle autopsie eseguite nell'ospedale di Lecco, Mapelli conferma che la notte della morte delle tre sorelline Dobrushi, qualcuno tentò di chiamare il 112.

Simona tentò di difendersi
Una telefonata breve, soltanto pochi istanti, con rumori e voci di sottofondo che lasciano pensare a un disperato tentativo di Simona, la figlia maggiore, di difendersi. Un tentativo disperato quanto inutile, spento dalla furia omicida della madre, ora ricoverata all'ospedale di Lecco e piantonata in stato d'arresto per triplice omicidio.

Veglia di preghiera
E ieri alle 18.30 nella basilica di San Nicolò c'è stato un incontro di preghiera per Simona, Keisi e Sidny e per la loro mamma Edlira. Alla veglia hanno partecipato la scuola media di Maggianico, l'elementare 'Torri Tarelli' di Chiuso e l'asilo Locatelli di Chiuso, vale a dire le tre scuole frequentate dalle vittime.

Incontro aperto a cattolici e non
"E' un momento di preghiera aperto a tutti, a cattolici e non - spiega il prevosto di Lecco, quasi a ricambiare l'apertura del responsabile del centro islamico di Lecco, che farà altrettanto - E' una preghiera che viene da tutta la città. Preghiamo per le tre sorelle ma anche per la loro mamma. Per questa donna che non va giudicata. Non sta a noi esprimere un giudizio sul suo gesto''.

Il ricordo dei compagni di scuola
I compagni di classe di Simona e Keisi hanno letto i loro pensieri in ricordo delle due ragazze, portando disegni e scritti. Con loro, le insegnanti e i genitori. Sono stati invitati anche i familiari, il papà delle tre sorelle e gli zii.