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POLITICA

Referendum

Salvini: "Se mi chiedono di fare il premier, ci sono". Parisi: non servono gli slogan

Manifestazione del Carroccio in piazza Santa Croce a Firenze, "Io voto no"

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"Questa non è una piazza come quella della Leopolda che dice fuori, fuori, qui chiunque ci dà una mano a costruire un futuro migliore è il benvenuto": lo ha detto il segretario della Lega nord, Matteo Salvini, aprendo, in piazza Santa Croce a Firenze, la manifestazione del Carroccio e di Fratelli d'Italia e altre sigle di destra per dire No al referendum costituzionale del 4 dicembre. La manifestazione è partita con l'Aria del "Nessun dorma" perché, ha sottolineato Salvini, "qua non c'è più tempo da perdere". Presente alla manifestazione vari esponenti della Lega, di Forza Italia come Giovanni Toti, e la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. 

Riforma che dissangua comuni e toglie spazio alla democrazia
Quella su cui si voterà il 4 dicembre è una "riforma che dissangua i comuni e toglie spazio alla democrazia. Toglie poteri, libertà e soldi alle regioni", ha detto Salvini. Sul palco si susseguono sindaci, governatori ed esponenti politici contrari al referendum costituzionale. Per il governatore della Liguria, Giovanni Toti, "siamo qui per dire 'No' a una pessima riforma costituzionale, che abolisce il voto cittadini e che secondo questo governo farà risparmiare 40 mln di euro l'anno nel Senato. Ma sapete quanto costa il nuovo aereo di Renzi? Ecco, la riforma ce la siamo già giocata in quell'aereo e nel suo carburante. Un gigantesco No a questa riforma e anche alla politica di questo governo sull'immigrazione. Noi siamo capaci di governare questo Paese e lo dimostriamo in Liguria, Lombardia e Veneto". 

Maroni: spero che lo tsunami Trump arrivi anche in Italia
"Non è uno tsunami quello avvenuto in America, Trump l'ha votato il popolo. Spero che attraversi l'Atlantico, cioè che anche in Italia il popolo sovrano si esprima, poiché è dal 2011 che abbiamo un presidente del Consiglio non eletto dal popolo. Quindi, ben venga lo tsunami di Trump", ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni a margine della manifestazione. Sul proporzionale, ha detto poi Maroni, "non sono d'accordo. Sono d'accordo invece con quello che dice Salvini ovvero che il proporzionale è la legge dell'inciucio".

Se mi chiedono di fare il premier io ci sono
"Se chiedono, ci sono: non è più tempo di rimandare, di tentennamenti, dubbi, paure. Coraggio, idee e squadra non ci mancano. La lezione di Trump e del libero voto degli americani è che si può vincere contro tutto e contro tutti: banchieri, lobbisti, giornalisti, cantanti. Non abbiamo paura, oggi comincia una lunga marcia". Così poi Salvini in piazza Santa Croce, dove i militanti del Carroccio hanno sfoggiato dei cartelli, dalla grafica che richiama quella usata da Donald Trump, per chiederne la candidatura alla presidenza del Consiglio.

Le bugie di Renzi hanno le gambe cortissime
Rispetto all'Ue "il problema è che Renzi a parole cambia il mondo, ma le sue bugie hanno le gambe cortissime ormai. Quando andremo al governo l'euro lo metteremo in soffitta, e l'Ue la ribaltiamo da cima a fondo. Noi, non a parole ma coi fatti".

Proporzionale? Per grande inciucio
Il proporzionale "per inciuciare meglio? Non mi piace", ha detto Salvini, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull'idea di Silvio Berlusconi di un ritorno al proporzionale al posto dell'Italicum.

"Con No si va a votare, non sceglie Mattarella"
"Se vince il no si va a votare, se vince il no scelgono i cittadini non Mattarella. Chi è Mattarella?", ha infine detto Salvini. A margine, si è svolta una contromanifestazione dei Centro sociali.

Parisi: è il nostro momento, non siamo 'roba' Firenze
Al leader leghista arriva la replica del coordinatore di Forza Italia da Padova. "E' arrivato il momento. Ora dobbiamo candidarci alla guida del Paese, dare risposte, chiarire cosa facciamo". Lo afferma Stefano Parisi alla convention a Padova rispondendo a RaiNews 24. Parisi ringrazia Berlusconi e dice che "noi non siamo quella roba che è a Firenze oggi". E avverte: "Ora è il momento. Altrimenti l'alternativa arriverà tra poco e sarà o Renzi o Grillo. O si cambia passo o siamo morti. E la risposta non è Salvini e non sono le ruspe ma la nostra capacità di dare soluzioni al Paese".