Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Lega-Salvini-per-la-prima-volta-i-giudici-bloccano-un-partito-2d3e53f1-5a79-4828-ad74-37bb6f534d83.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Bloccati i fondi

Lega, Salvini: per la prima volta un pezzo di magistratura tenta di far fuori un partito

Il segretario del Carroccio, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, parla di "attacco alla democrazia" e di tentativo di "mettere fuori legge" il movimento dopo il blocco dei conti correnti intestati a diverse sezioni del partito disposto dalla magistratura di Genova, che replica: "Sequestro provvisorio"

Condividi
"Oggi 14 settembre succede una cosa mai successa nella storia repubblicana italiana: per mano della magistratura si prova a mettere fuori legge un partito che rappresenta milioni di cittadini, il terzo partito italiano. Su indicazione della procura di Genova stanno bloccando i conti correnti in sei diverse banche in Emilia-Romagna, Liguria, Trentino. Al momento non abbiamo soldi per pagare la festa di Pontida, che però si farà".

Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, attacca: "Non c'è alcuna sentenza di condanna, né un verbale né una notifica. C'è una scheggia della magistratura che fa politica. È un'opera di distruzione che non gli riuscirà, che grida vendetta. Se pensano di spaventare o fermare la Lega si sbagliano".

"C'è chi, usando un pezzettino di magistratura, anche un solo giudice, vuole mettere il bavaglio al dissenso, ad alcuni milioni di italiani che credono nella Lega", denuncia Salvini.

"Il provvedimento di sequestro cautelativo - afferma - è stato deciso dal tribunale di Genova sulla base di una sentenza di primo grado: in sostanza, saremmo chiamati noi a rispondere degli eventuali errori e mala gestione di fondi pubblici da parte del Carroccio della gestione Belsito con Bossi 9 anni fa, con la richiesta di 48 milioni".  

Procuratore di Genova: provvedimento provvisorio
"Quello emesso dal tribunale è un sequestro preventivo provvisorio. Se la sentenza di condanna di primo grado dovesse essere ribaltata in appello o in Cassazione, i soldi verranno restituiti", spiega il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi in merito alla decisione del tribunale di bloccare i conti alla Lega Nord.

"In fase di indagini preliminari - prosegue Cozzi - la procura aveva già chiesto il sequestro ma il giudice per le indagini preliminari lo aveva rigettato perché ancora non era stato quantificato il danno. Adesso, con la sentenza è stato stabilito quanto è l'ammontare e quindi si è chiesto il provvedimento". 

Il pm Paola Calleri aveva fatto la richiesta di sequestro nelle scorse settimane proprio per garantire che quei soldi venissero "congelati" per evitare che, in caso di condanna definitiva, non potessero piu' essere recuperati nei prossimi anni.

La vicenda
I fondi della Lega sono stati bloccati dai pm di Genova in seguito alla sentenza di primo grado sulle presunte irregolarità sull'utilizzo di fondi pubblici che a luglio ha condannato l'ex tesoriere Francesco Belsito, Umberto Bossi e suo figlio Renzo.