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POLITICA

In vista delle regionali in Veneto

Tosi dopo l'espulsione: "Salvini voleva il controllo dittatoriale della Lega Nord"

Il sindaco di Verona parla dopo l'uscita dal partito avvenuta ieri per volontà del segretario Salvini. Sull'ipotesi di una sua candidatura in Veneto precisa: "Devo ragionare, mi prendo alcuni giorni per decidere". Zaia: "In Veneto non ci tremano polsi, vinceremo"

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Verona
Amarezza emerge nelle parole del sindaco di Verona Flavio Tosi all'indomani dell'espulsione dalla Lega decisa dal segretario federale Matteo Salvini. Tosi non scioglie però il nodo cruciale, ovvero se si candiderà o meno alle regionali in Veneto. "Devo ragionare sul mio futuro politico. Mi prendo alcuni giorni per decidere". Poi l'accusa a Salvini: "Voleva il controllo dittatoriale della Lega Nord", le regionali in Veneto "solo un pretesto per la mia espulsione".

L'espulsione di Tosi è stata formalizzata ieri sera al termine di una giornata convulsa che sembrava ad un certo punto doversi concludere con una ricucitura dei rapporti. Poi alla fine lo strappo del segretario federale Salvini: "Ho provato mediazioni di ogni tipo, ma, purtroppo ricevendo solo dei 'no', sono costretto a prendere atto delle decisioni di Tosi e quindi della sua decadenza da militante e da segretario della Liga Veneta-Lega Nord". 

Tosi: "Liga Veneta umiliata da via Bellerio"
Tosi rilancia sul segretario federale le responsabilità di una frattura "che danneggia il centrodestra favorendo gli avversari nella competizione per il Veneto". Dice poi che le decisioni prese hanno "umiliato l'autonomia della Liga Veneta". La scelta di Matteo Salvini "rischia di creare tensioni interne, spaccare rapporti di amicizia e stima, a ridosso delle elezioni regionali". "Implicazioni che probabilmente Salvini ha messo in conto", dice Tosi al Tg2 (GUARDA).

"Salvini voleva controllo dittatoriale del partito"
"Resto convinto che il motivo fosse altro. Secondo me Salvini voleva il controllo dittatoriale della Lega Nord, e di questo si assume la responsabilita'" ha detto ancora Tosi. Per il sindaco dio Verona la questione delle regionali in Veneto sarebbe stato dunque solo un pretesto per rompere. "Siccome devo liberarmi di Tosi questo è un modo e arrivo fino in fondo a prescindere dal Veneto e dalle elezioni", ha detto ancora Tosi rivelando anche che la 'cancellazione d'ufficio' dalle liste delle Lega gli è arrivata "alle 22 e 18". "Immagino che sia stata predisposta prima", ha concluso. 

Zaia: "In Veneto non ci tremano polsi, vinceremo"
"Questa vicenda è ufficialmente chiusa, giriamo pagina" ha detto Luca Zaia parlando a Radio Padania del caso Tosi. Secondo il governatore del Veneto, Matteo Salvini "ha saputo gestire nel migliore dei modi" la vicenda. "Il mio Veneto non ha bisogno di beghe, ma ha bisogno di una squadra che risolva i problemi - ha fra l'altro aggiunto Zaia - Nonostante verrà giù il mondo intero a far campagna, noi vinceremo. A noi i polsi non tremano".