POLITICA
Il ministro: "Non credo si metterà la fiducia"
L.Stabilità, Boschi: "Andiamo avanti anche oltre domani"
"Una decisione - dice il ministro per i Rapporti con il Parlamento lasciando la sede del Pd - che sarà confermata anche nel caso in cui dovesse proseguire l'ostruzionismo e non si riuscisse a chiudere domani l'esame del provvedimento"
Il governo non ha intenzione di porre la fiducia sulla legge di stabilità alla Camera. "Non credo proprio, andremo avanti votando gli emendamenti", ha spiegato il ministro per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, lasciando la sede del Pd.
Una decisione che sarà confermata anche nel caso in cui dovesse proseguire l'ostruzionismo e non si riuscisse a chiudere domani l'esame del provvedimento: "Mi auguro si riesca a chiudere domani altrimenti torneremo a lavorare anche nei prossimi giorni", ha spiegato il ministro.
Boschi ha speso anche delle parole sul Quirinale e sul dopo Napolitano: "Credo sia stato chiaro il presidente del Consiglio - ha detto - sarà una nomina condivisa e nessuno avra potere di veto. Il Pd prima fara una proposta, e ovviamente poi gli altri partiti troveranno un accordo".
Una decisione che sarà confermata anche nel caso in cui dovesse proseguire l'ostruzionismo e non si riuscisse a chiudere domani l'esame del provvedimento: "Mi auguro si riesca a chiudere domani altrimenti torneremo a lavorare anche nei prossimi giorni", ha spiegato il ministro.
Boschi ha speso anche delle parole sul Quirinale e sul dopo Napolitano: "Credo sia stato chiaro il presidente del Consiglio - ha detto - sarà una nomina condivisa e nessuno avra potere di veto. Il Pd prima fara una proposta, e ovviamente poi gli altri partiti troveranno un accordo".