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POLITICA

Il presidente della Regione: "Propone cose impossibili"

Legge di Stabilità, Chiamparino contro Renzi: "L'aritmetica non gufa, il premier ci ascolti"

Il governatore si scaglia contro il presidente del Consiglio: "Improponibile risparmiare 4 miliardi senza toccare sanità e trasporto" e annuncia: "Abbiamo un piano alternativo"

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Torino
Il premier Matteo Renzi "propone per le Regioni cose impossibili. Non dico che siano giuste o sbagliate. Dico semplicemente che l'aritmetica gli dà torto. E l'aritmetica non è di destra o di sinistra, non gufa o sta col premier". Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, renziano della prima ora, intervistato da 'Repubblica', avverte Renzi: il calcolo è presto fatto.

"Il 90% della spesa delle Regioni è fatto di sanità e trasporti pubblici. Se Renzi dice dice che le Regioni devono risparmiare 4 miliardi senza toccare sanità e trasporto pubblico, dice una cosa impossibile da realizzare perché sul resto le Regioni spendono meno di 4 miliardi... Tagliando 4 miliardi, le Regioni azzererebbero ogni altro loro intervento che non sia nei due settori che non si vogliono toccare. E questo è semplicemente impossibile". 

Renzi, aggiunge Chiamparino, "non è un nemico, è un interlocutore. Che ha fatto una proposta di manovra che noi contestiamo su alcuni punti". "Ci sono sprechi nel funzionamento delle Regioni. Come ce ne sono nel funzionamento dei ministeri". "Noi abbiamo una proposta alternativa - spiega Chiamparino - che è quella di aumentare i tagli ai ministeri e ridurli alle Regioni". "Se ci docono di no - prosegue Chiamparino - allora abbiamo una seconda proposta...L'abbiamo inviata a Palazzo Chigi e abbiamo chiesto un incontro a Renzi per illustrarla, senza tweet anticipatori".

"La nostra è una proposta a saldi invariati. Una strada per risparmiare 4 miliardi in modo diverso da quanto è previsto nella legge di stabilità. Senza aumentare ticket, tariffe e tasse". Una parte del progetto, precisa il presidente, è rinunciare ai due miliardi di aumento dei fondi della sanità già concordati con il ministro Lorenzin, l'altra parte "prevede di modulare diversamente i fondi delle regioni a copertura dei mutui e dei derivati".