Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Legge-di-stabilita-Banca-Italia-Con-le-norme-sul-Tfr-a-rischio-le-pensioni-b37a1fa9-9b7d-484a-bd9d-303de53c3382.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Audizione in Parlamento

Legge di stabilità, Banca d'Italia: "Con le norme sul Tfr a rischio le pensioni"

Il vicedirettore generale Luigi Signorini sulle coperture della manovra

Condividi
"E' cruciale che la temporaneità del provvedimento sia mantenuta". E' il parere di Bankitalia, espresso nel corso dell'audizione sulla Legge di Stabilità parlando delle misure sul Tfr e sottolineando come "l'adesione dei lavoratori a basso reddito all'iniziativa aggrava il rischio che questi abbiano in futuro pensioni non adeguate".

L'analisi di Bankitalia, secondo il vicedirettore generale Luigi Signorini, arriva dopo l'esame - e la condivisione - dello scenario macroeconomico assunto dal Governo ''è condivisibile''. Si tratta di 'numeri' ''in linea con le valutazioni dei principali previsori pur se soggetto a rischi''. E tra questi ''l'aumento della volatilità sui mercati finanziari'' che pone ancor più con forza la necessità ''di politiche per sostenere la crescita''. "Data l'eccezionale profondità e durata della recessione, il rallentamento nel processo di aggiustamento dei conti pubblici proposto appare motivato: può contribuire a evitare il rischio di una spirale recessiva" ha continuato Signorini. 

L'utilizzo di clausole di salvaguardia nella Legge di Stabilità ''rafforza la credibilità dell'impegno del nostro Paese a proseguire nel processo di consolidamento delle finanze pubbliche'' dice poi il vicedirettore di Bankitalia. Ma, almeno per l'Iva, l'aumento porterebbe le aliquote ''su livelli molto elevati''. "Alcune delle misure di contrasto all'evasione" previste dalla Legge di Stabilità "sono potenzialmente in grado di incidere sul fenomeno. Gli effetti sul gettito non sono però facili da stimare" è la covinzione di Signorini parlando delle coperture della manovra.

In generale il giudizio di Bankitalia sulla manovra è positivo: ''realizza una significativa riduzione del cuneo fiscale'' - sottolinea fra l'altro Signorini - ''e finanzia riforme potenzialmente importanti relative all'istruzione scolastica e al mercato del lavoro''. Gli interventi sugli ammortizzatori sociali "non possono che essere sfavorevoli nel quadro macroeconomico corrente" e quindi "sarà importante definire un sistema che a regime possa essere in condizioni di equilibrio strutturale. Poiché forme e obiettivi dell'intervento non sono ancora definiti in dettaglio una valutazione compiuta non è e ancora possibile" ha sottolineato Signorini.

Per quanto riguarda il capitolo dedicato alle Regioni "il ridimensionamento dell'Irap consente un significativo alleggerimento del costo del lavoro ma comprime i margini di autonomia delle Regioni, per le quali il tributo rappresenta la principale fonte di finanziamento". "In un assetto efficiente - spiega Signorini - gli enti decentrati devono poter essere responsabili dei livelli di entrate e di spese e su - questa base - venire giudicati dai cittadini. Inoltre, gli interventi modificano in misura significativa la struttura del tributo, rendendo opportuno avviare una riflessione sul suo ruolo nel sistema fiscale italiano".

Si stima che i tagli "delle risorse disponibili per gli enti decentrati si traduca interamente" in un taglio "delle spese correnti. Tuttavia, l'evidenza degli ultimi anni mostra che gli enti decentrati hanno reagito anche aumentando significativamente le entrate".