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ECONOMIA

Il sottosegretario Giacomelli in mattinata aveva dato l’annuncio

Canone Rai in bolletta già nel 2015? Palazzo Chigi: "Improbabile"

"Tempi troppo stretti", fanno sapere fonti del governo, ma la riflessione in atto per ridurre e semplificare il canone Rai rimane strategica

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Il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli
La riflessione in atto per ridurre e semplificare il canone Rai, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi, è strategica ma appare improbabile che l’ipotesi di mettere il canone in bolletta possa maturare entro questa legge di stabilità visti i tempi tecnici troppo stretti.

Una presa d’atto che smentisce nei fatti le parole del sottosegretario all’Economia Antonello Giacomelli che in mattinata aveva detto: "Contiamo di presentare in Senato un emendamento alla legge di stabilità per inserire questa norma - aveva spiegato il sottosegretario - con l’intenzione di renderlo effettivo già da gennaio dell’anno prossimo. Con questo strumento consideriamo di recuperare in modo pressoché totale l’evasione. C’è un’evasione per cui siamo tra i primi in Europa che è attorno ai 600 milioni per un canone che è oggettivamente tra i più bassi in Europa. Questa situazione non è più tollerabile".

La contrarietà di Grillo
"Il canone Rai in bolletta non si può mettere": anche Beppe Grillo aveva mostrato la sua contrarietà al provvedimento, ospitando sul suo blog un intervento a firma del capogruppo M5S in Commissione di Vigilanza, Alberto Airola. "Una questione molto controversa - si leggeva - che già da anni si discute e poi si è sempre accantonata, perché presenta delle difficoltà particolari, si parla di profili di incostituzionalità. In ogni caso i gestori sono moltissimi e non si sa come ripartire su tutti questi gestori l’onere del canone Rai. Ma ancor più grave non si sa come dimostrare chi possiede un televisore e chi no!".