POLITICA
Sul tavolo la riforma elettorale
Berlusconi-Renzi, l'incontro nella sede del Pd
Al Nazareno è durato quasi due ore e mezza il colloquio tra il segretario del Pd e il leader di Forza Italia. Il Cavaliere, accompagnato da Gianni Letta, è uscito dall'ingresso secondario chiuso da tre blindati. Lo stesso da dove era arrivato ed era stato accolto da un lancio di uova. Poi è tornato a Palazzo Grazioli, ad attenderlo Denis Verdini

E' durato quasi due ore e mezza al Nazareno, sede del partito democratico nel cuore di Roma, l'incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sulla legge elettorale. I due leader hanno cercato un'intesa sul nuovo sistema di voto in grado di sostituire il Porcellum. E forse il vertice si è prolungato più del previsto perchè la trattativa è stata aperta al telefono anche ai leader degli altri partiti. Ragione per cui, probabilmente, Angelino Alfano ha rinviato il suo intervento da Pesaro.
Zona blindata
Il Cavaliere ha lasciato il Nazareno da un ingresso laterale, lo stesso dal quale era arrivato senza rilasciare alcuna dichiarazione. L'accesso è stato chiuso da tre blindati che sono saliti sul sagrato della chiesa di Sant'Andrea delle Fratte. Le camionette, posizionate così, hanno creato una sorta di salvacondotto per l'auto di Berlusconi, che passando sul sagrato, ha evitato la strada e quindi possibili contestazioni. Il Cavaliere è già arrivato a Palazzo Grazioli dove lo attendeva Denis Verdini.
Lancio di uova contro l'auto di Berlusconi
L'arrivo infatti è stato poco accogliente per il leader di Forza Italia. Giunto in auto di fronte all'ingresso del partito, accompagnato da Gianni Letta, è stato colpito da un lancio di uova. Alcuni manifestanti del Popolo Viola, capeggiati da Gianfranco Mascia, lo hanno accolto al grido di 'Vergogna! Vergogna!'
Il Cavaliere entra dall'ingresso secondario
Il Cavaliere è entrato da un ingresso secondario, spiazzando soprattutto i giornalisti, rimasti bloccati dietro un cordone creato dalle forze dell'ordine per impedire l'ingresso a curiosi e passanti. Il segretario del Pd, invece, è giunto un'ora prima all'appuntamento, a piedi e senza rilasciare dichiarazioni. Insieme a lui anche Lorenzo Guerini, portavoce della segreteria democratica.
"Trattare con Forza Italia per non andare al governo con Forza Italia"
Ieri a chi aveva provato a dissuaderlo e a temere l'intesa con il Cavaliere, Renzi aveva replicato con il motto "male non fare paura non avere": bisogna "trattare con Forza Italia per non andare al governo con Forza Italia". Alfano attacca e dice che l'accordo con Berlusconi porta alla caduta del governo e insiste sul sindaco d'Italia? "Secondo me se c'è un accordo vero fra Pd e Forza Italia anche Alfano ci sta". E' arrivato il momento di cambiare, è il mantra renziano ribadito anche ieri sera, e io "sto mettendo la faccia su una cosa che non sono riusciti a fare quelli di prima".
Incontro a Firenze con Scelta civica
"Non ho avuto alcuna sensazione di rottura", ha detto il segretario di Scelta civica Stefania Giannini dopo aver incontrato in mattinata il segretario del Pd Matteo Renzi a Firenze. "Abbiamo discusso del ruolo del Senato, del titolo V e della legge elettorale", ha spiegato la Giannini, aggiungendo: "Si va con un accordo di maggioranza perché Renzi sta dialogando con il Nuovo centrodestra, quindi io credo che ci sia la base per potersi confrontare". Se il segretario del Pd trovasse un'intesa con Berlusconi sul modello spagnolo "sarebbe un tavolo parallelo e allora credo che ci sarebbero dei problemi", ha detto la Giannini.
Anche Squinzi in pressing
"Che si debba mettere mano a una riforma istituzionale in Italia è fuori discussione, tra italiani la pensiamo tutti allo stesso modo, quindi vediamo che cosa verrà fuori". Lo ha detto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi interpellato sull'incontro fra Renzi e Berlusconi sulla legge elettorale.
Opposizioni all'attacco
L'incontro fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi è "molto interessante" secondo il presidente della Lombardia Roberto Maroni e "può essere" che faccia cadere il governo. "Guardiamo con attenzione - ha detto -. Tutto in Italia è instabile tranne il governo della Lombardia. La mia impressione - ha aggiunto - è che Renzi voglia andare alle elezioni come Berlusconi con un election day a maggio e voglia prendere il posto di Letta".
"Mentre il M5S ha buttato fuori dalla porta Berlusconi, Renzi cerca di farlo rientrare dalla finestra". Lo ha detto il professore genovese Paolo Becchi, da alcuni considerato il guru del Movimento 5 Stelle, commentando l'incontro di Matteo Renzi con Silvio Berlusconi.
Zona blindata
Il Cavaliere ha lasciato il Nazareno da un ingresso laterale, lo stesso dal quale era arrivato senza rilasciare alcuna dichiarazione. L'accesso è stato chiuso da tre blindati che sono saliti sul sagrato della chiesa di Sant'Andrea delle Fratte. Le camionette, posizionate così, hanno creato una sorta di salvacondotto per l'auto di Berlusconi, che passando sul sagrato, ha evitato la strada e quindi possibili contestazioni. Il Cavaliere è già arrivato a Palazzo Grazioli dove lo attendeva Denis Verdini.
Lancio di uova contro l'auto di Berlusconi
L'arrivo infatti è stato poco accogliente per il leader di Forza Italia. Giunto in auto di fronte all'ingresso del partito, accompagnato da Gianni Letta, è stato colpito da un lancio di uova. Alcuni manifestanti del Popolo Viola, capeggiati da Gianfranco Mascia, lo hanno accolto al grido di 'Vergogna! Vergogna!'
Il Cavaliere entra dall'ingresso secondario
Il Cavaliere è entrato da un ingresso secondario, spiazzando soprattutto i giornalisti, rimasti bloccati dietro un cordone creato dalle forze dell'ordine per impedire l'ingresso a curiosi e passanti. Il segretario del Pd, invece, è giunto un'ora prima all'appuntamento, a piedi e senza rilasciare dichiarazioni. Insieme a lui anche Lorenzo Guerini, portavoce della segreteria democratica.
"Trattare con Forza Italia per non andare al governo con Forza Italia"
Ieri a chi aveva provato a dissuaderlo e a temere l'intesa con il Cavaliere, Renzi aveva replicato con il motto "male non fare paura non avere": bisogna "trattare con Forza Italia per non andare al governo con Forza Italia". Alfano attacca e dice che l'accordo con Berlusconi porta alla caduta del governo e insiste sul sindaco d'Italia? "Secondo me se c'è un accordo vero fra Pd e Forza Italia anche Alfano ci sta". E' arrivato il momento di cambiare, è il mantra renziano ribadito anche ieri sera, e io "sto mettendo la faccia su una cosa che non sono riusciti a fare quelli di prima".
Incontro a Firenze con Scelta civica
"Non ho avuto alcuna sensazione di rottura", ha detto il segretario di Scelta civica Stefania Giannini dopo aver incontrato in mattinata il segretario del Pd Matteo Renzi a Firenze. "Abbiamo discusso del ruolo del Senato, del titolo V e della legge elettorale", ha spiegato la Giannini, aggiungendo: "Si va con un accordo di maggioranza perché Renzi sta dialogando con il Nuovo centrodestra, quindi io credo che ci sia la base per potersi confrontare". Se il segretario del Pd trovasse un'intesa con Berlusconi sul modello spagnolo "sarebbe un tavolo parallelo e allora credo che ci sarebbero dei problemi", ha detto la Giannini.
Anche Squinzi in pressing
"Che si debba mettere mano a una riforma istituzionale in Italia è fuori discussione, tra italiani la pensiamo tutti allo stesso modo, quindi vediamo che cosa verrà fuori". Lo ha detto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi interpellato sull'incontro fra Renzi e Berlusconi sulla legge elettorale.
Opposizioni all'attacco
L'incontro fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi è "molto interessante" secondo il presidente della Lombardia Roberto Maroni e "può essere" che faccia cadere il governo. "Guardiamo con attenzione - ha detto -. Tutto in Italia è instabile tranne il governo della Lombardia. La mia impressione - ha aggiunto - è che Renzi voglia andare alle elezioni come Berlusconi con un election day a maggio e voglia prendere il posto di Letta".
"Mentre il M5S ha buttato fuori dalla porta Berlusconi, Renzi cerca di farlo rientrare dalla finestra". Lo ha detto il professore genovese Paolo Becchi, da alcuni considerato il guru del Movimento 5 Stelle, commentando l'incontro di Matteo Renzi con Silvio Berlusconi.