POLITICA
L'intervento del premier alla Farnesina
Letta: "Crescita, ma senza sfasciare i conti pubblici "
Il presidente del Consiglio ha parlato alla decima conferenza degli ambasciatori della situazione economica dell'Italia e di politica estera. Sui marò: Continueremo a lavorare fino alla risoluzione

Il presidente del Consiglio Enrico Letta, alla decima conferenza degli ambasciatori in corso alla Farnesina, ha rassicurato sulla questione dei marò: "Sulla vicenda dei due marò in India l'impegno è quotidiano, continuo e continuerà finché il risultato non sarà quello che tutti ci aspettiamo".
Obiettivo crescita
Il premier è convinto che "L'anno prossimo sarà un anno di piena crescita". "A chi ci chiede di fare di più - ha spiegato -rispondiamo che in passato si è provato a fare sfasciando conti pubblici con conseguenze negative e non è nostra intenzione. Invece, ci presenteremo al semestre di Presidenza europea con i conti in ordine, rinnovate prospettive di crescita, l'arrestamento della caduta del Pil e lo abbiamo fatto senza rovinare i conti pubblici".
Occupazione
Il premier ha detto: "L'obiettivo dell'1% nel 2014 e del 2% nel 2015 è alla nostra portata se i tassi di interesse rimangono bassi e quindi la fiducia resta forte verso il nostro Paese". "L'Italia dà il meglio di sé quando ha delle scadenze davanti. Expo rappresenta una scadenza importante per far sì che il nostro Paese racconti al mondo un'esposizione universale europea, che riesca a essere positiva". L'Italia deve "sfruttare il suo petrolio" che è rappresentato dalla cultura e dal turismo. Cultura e turismo che - ha osservato il premier - devono creare occupazione.
L'aneddoto
Il premier ha poi raccontato un'esperienza personale, si è detto "emozionato" perché "Salendo i gradini della Farnesina ho pensato a 20 anni fa quando ho messo piede qui la prima volta accompagnando il professor Beniamino Andreatta, nominato ministro degli Esteri di un governo, anche quello, eccezionale e straordinario. In Italia l'eccezionalità e la straordinarietà sono la regola e la costante".
Obiettivo crescita
Il premier è convinto che "L'anno prossimo sarà un anno di piena crescita". "A chi ci chiede di fare di più - ha spiegato -rispondiamo che in passato si è provato a fare sfasciando conti pubblici con conseguenze negative e non è nostra intenzione. Invece, ci presenteremo al semestre di Presidenza europea con i conti in ordine, rinnovate prospettive di crescita, l'arrestamento della caduta del Pil e lo abbiamo fatto senza rovinare i conti pubblici".
Occupazione
Il premier ha detto: "L'obiettivo dell'1% nel 2014 e del 2% nel 2015 è alla nostra portata se i tassi di interesse rimangono bassi e quindi la fiducia resta forte verso il nostro Paese". "L'Italia dà il meglio di sé quando ha delle scadenze davanti. Expo rappresenta una scadenza importante per far sì che il nostro Paese racconti al mondo un'esposizione universale europea, che riesca a essere positiva". L'Italia deve "sfruttare il suo petrolio" che è rappresentato dalla cultura e dal turismo. Cultura e turismo che - ha osservato il premier - devono creare occupazione.
L'aneddoto
Il premier ha poi raccontato un'esperienza personale, si è detto "emozionato" perché "Salendo i gradini della Farnesina ho pensato a 20 anni fa quando ho messo piede qui la prima volta accompagnando il professor Beniamino Andreatta, nominato ministro degli Esteri di un governo, anche quello, eccezionale e straordinario. In Italia l'eccezionalità e la straordinarietà sono la regola e la costante".