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POLITICA

Oggi il via ufficiale ai Giochi

Letta: "Perché ho deciso di essere a Sochi"

Con una lettera al Corriere della Sera il premier spiega perché ha scelto di partecipare alla cerimonia di apertura dell'Olimpiade. "Lì per affermare il ruolo che l'Italia svolge per l'estensione dei diritti". E lo ribadisce postando su Twitter una foto con Ban Ki Moon

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Enrico Letta e Ban Ki Moon
Roma
Essere alla cerimonia di apertura dell’Olimpiade è “una scelta che rivendico”. Con una lettera al Corriere della Sera, il premier Enrico Letta spiega le motivazioni della sua presenza a Sochi. Una partecipazione che molti avevano giudicato poco opportuna dato che altri leader mondiali hanno deciso di dare forfait per esprimere il proprio dissenso rispetto alle discriminazioni nei confronti degli omosessuali e alle limitazioni alla libertà di espressione.
 
"In Russia per affermare i nostri valori"
“Meglio non andare, qualcuno ha detto”, scrive Enrico Letta. “In molti tuttavia hanno preferito esserci, a partire dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che senz’altro non può essere tacciato di mollezza nella causa universale di difesa dei diritti”.  “Essere in Russia - da presidente del Consiglio di un Paese che storicamente tanta parte ha avuto nella costruzione della coscienza europea - significa esprimere, appunto in una dimensione pubblica, la nostra concezione di libertà, di comunità, di rispetto dell’altro – continua Letta - Esserci non significa dismettere ma anzi riaffermare il ruolo che l’Italia svolge, e ancor più continuerà a svolgere quando sarà alla guida dell’Europa nel prossimo semestre, per l’estensione (e certo non per un arretramento) dei diritti. Esserci, infine, vuol dire porsi in continuità con la nostra tradizione olimpica. Una tradizione fatta di presenze. Mai di diserzione”. 
 
La candidatura di Roma 2024
Il premier ricorda  anche che l’Italia sta lavorando alla candidatura di Roma all’Olimpiade 2024. “Come è stato per Roma 1960 e Torino 2006, e come deve essere oggi per Expo 2015, è indispensabile guadagnare credibilità, mobilitando intorno a questo progetto le risorse e la passione di tutto il Paese, a partire dalle sue istituzioni. Con un orizzonte proiettato al futuro e allo sviluppo, con obiettivi programmati con chiarezza, con un metodo improntato al rigore e alla trasparenza”.
 
"L'Italia ha un'identità forte"
“L’Italia è così forte della propria identità che non deve avere paura di inquinarla perché il suo presidente del Consiglio siede su una tribuna autorità – conclude Letta - L’Italia è così determinata a investire su se stessa che è pronta, attraverso questo nuovo sogno olimpico, a restituire al mondo, dopo tanta fatica, l’immagine di un Paese più europeo, più moderno, più giusto. Un Paese che conserva in sé tutti i talenti, e vuole spenderli, per tornare finalmente a vincere”.