POLITICA
La strategia del premier
Letta resiste: Ora patto di coalizione con progetto convincente che convincerà anche Pd
Il presidente del Consiglio dopo l'incontro con Napolitano al Qurinale rilancia l'esecutivo con un nuovo programma: "La mia proposta soddisferà anche il Pd". Il capogruppo alla Camera di Scelta civica: "Letta lasci e Renzi si metta alla prova"

Un nuovo programma per evitare la staffetta con Matteo Renzi. E’ questa la strategia del premier Enrico Letta per continuare a rimanere a Palazzo Chigi. Un rilancio che sarà presentato nelle prossime ore e che arriva dopo l’incontro con il presidente della Repubblica.
Dal Quirinale il presidente del Consiglio è uscito confortato e determinato ad accelerare per la presentazione di ‘Impegno Italia’, base del rilancio programmatico dell’esecutivo e che Letta ha annunciato quando ormai si trovava a Milano, in visita alla Bit in allestimento: "Nelle prossime ore presenterò una mia proposta di patto di coalizione tra i partiti che sostengono il governo. Un progetto di governo convincente e sono convinto che convincerà tutti i partiti che lo sostengono, anche il Pd”.
Una risposta a quanto aveva detto in mattinata il segretario del Partito democratico Renzi all'assemblea dei deputati del Pd che doveva essere dedicata alla legge elettorale e si è invece poi trasformata in aut aut: "La batteria del governo è scarica, dobbiamo decidere se va ricaricata o cambiata". Uno scenario che già durante il suo incontro di ieri con Giorgio Napolitano aveva descritto come preoccupante e che ha ribadito oggi, perché “dopo un anno di legislatura, la crisi istituzionale è ancora più profonda", escludendo però mini-rimpasto o il voto anticipato. Dall'incontro tra il sindaco di Firenze e il presidente della Repubblica comunque è stato rivelato poco, tranne un'indiscrezione svelata dal fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari che, intervenendo ad un convegno su Enrico Berlinguer alla Camera, ha detto di aver parlato con Napolitano e "da quanto trapela
dall'incontro di ieri sera al Quirinale, Renzi vorrebbe che il governo si ripresentasse alle Camere con la sua visione".
La scelta quindi sembra essere ormai circoscritta ad un Letta-bis o un Renzi I. Con un confronto diretto tra i due che potrebbe rinnovarsi già giovedì alle 15, quando è in programma la direzione del Pd. Quello potrebbe essere il momento in cui si deciderà il futuro del governo Letta che, ironicamente, in visita ai cantieri di Expo 2015, a chi gli ha chiesto se all’inaugurazione sarà ancora premier ha risposto: "Lavoro su Expo perché sono straconvinto che sia una grande opportunità italiana. Poi agirà la provvidenza sulla mia sorte personale: l'anno prossimo, gli anni prossimi, non so".
Scelta civica: "Letta lasci e si apra nuova fase"
Intanto da Scelta civica, uno dei partiti della maggioranza, arriva una stoccata a Letta e un endorsement per Renzi. Il capogruppo alla Camera, Andrea Romano ha infatti invitato il premier a mostrare "quella generosità che ha sempre dimostrato nella sua carriera politica, favorendo l'apertura di questa nuova fase anche con la messa a disposizione del proprio ruolo". E poi ha aggiunto: "Matteo Renzi ha una carica di energia al cambiamento che deve essere messa alla prova".
Dal Quirinale il presidente del Consiglio è uscito confortato e determinato ad accelerare per la presentazione di ‘Impegno Italia’, base del rilancio programmatico dell’esecutivo e che Letta ha annunciato quando ormai si trovava a Milano, in visita alla Bit in allestimento: "Nelle prossime ore presenterò una mia proposta di patto di coalizione tra i partiti che sostengono il governo. Un progetto di governo convincente e sono convinto che convincerà tutti i partiti che lo sostengono, anche il Pd”.
Una risposta a quanto aveva detto in mattinata il segretario del Partito democratico Renzi all'assemblea dei deputati del Pd che doveva essere dedicata alla legge elettorale e si è invece poi trasformata in aut aut: "La batteria del governo è scarica, dobbiamo decidere se va ricaricata o cambiata". Uno scenario che già durante il suo incontro di ieri con Giorgio Napolitano aveva descritto come preoccupante e che ha ribadito oggi, perché “dopo un anno di legislatura, la crisi istituzionale è ancora più profonda", escludendo però mini-rimpasto o il voto anticipato. Dall'incontro tra il sindaco di Firenze e il presidente della Repubblica comunque è stato rivelato poco, tranne un'indiscrezione svelata dal fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari che, intervenendo ad un convegno su Enrico Berlinguer alla Camera, ha detto di aver parlato con Napolitano e "da quanto trapela
dall'incontro di ieri sera al Quirinale, Renzi vorrebbe che il governo si ripresentasse alle Camere con la sua visione".
La scelta quindi sembra essere ormai circoscritta ad un Letta-bis o un Renzi I. Con un confronto diretto tra i due che potrebbe rinnovarsi già giovedì alle 15, quando è in programma la direzione del Pd. Quello potrebbe essere il momento in cui si deciderà il futuro del governo Letta che, ironicamente, in visita ai cantieri di Expo 2015, a chi gli ha chiesto se all’inaugurazione sarà ancora premier ha risposto: "Lavoro su Expo perché sono straconvinto che sia una grande opportunità italiana. Poi agirà la provvidenza sulla mia sorte personale: l'anno prossimo, gli anni prossimi, non so".
Scelta civica: "Letta lasci e si apra nuova fase"
Intanto da Scelta civica, uno dei partiti della maggioranza, arriva una stoccata a Letta e un endorsement per Renzi. Il capogruppo alla Camera, Andrea Romano ha infatti invitato il premier a mostrare "quella generosità che ha sempre dimostrato nella sua carriera politica, favorendo l'apertura di questa nuova fase anche con la messa a disposizione del proprio ruolo". E poi ha aggiunto: "Matteo Renzi ha una carica di energia al cambiamento che deve essere messa alla prova".