POLITICA
Annuncio nella trasmissione tv
Letta a Che tempo che fa: "Mi dimetto dal parlamento dal primo settembre"
L'ex premier ha annunciato le sue intenzioni nella trasmissione 'Che tempo che fa'. "Mi dimetto da parlamentare ma non dalla politica" e chiarisce: "Non lascio il Pd". Poi la battuta: "Con Renzi ho rapporti sereni'.
"Mi dimetto da questo Parlamento dal primo settembre". Lo annuncia l'ex premier Enrico Letta in tv, nella trasmissione 'Che tempo che fa'. La notizia è talmente inaspettata che il conduttore Fabio Fazio chiede: "Ma nel Pd (il partito di Letta n.d.r.) lo sanno?". La risposta sibillina: "Adesso sì.
Enrico Letta chiarisce che il suo non è un addio alla politica, "perché dalla politica non ci si dimette". E non lascerà neanche il Pd, partito che ha contribuito a fondare. Il suo addio è al Parlamento che prima gli ha dato la fiducia da premier, poi gliel'ha tolta.
È una scelta di vita, annuncia nel corso dell'intervista. Il suo impegno ripartirà da una "scuola di politiche" destinata a giovani dai 19 ai 24 anni. E da un nuovo lavoro, come rettore della scuola di Affari internazionali dell'Università di Parigi Sciences Po
La decisione, maturata negli ultimi mesi, era stata anticipata da Letta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, uscendo dal colloquio "rincuorato". L'ex vicesegretario non aveva invece comunicato al segretario del Pd e premier Matteo Renzi: "La apprenderà ora", sorride. Poi aggiunge ironico: "Ne parleremo, i nostri rapporti sono sereni...", concedendosi una battuta al tweet "Enrico stai sereno" che Renzi gli inviò solo poche settimane prima di prendere il suo posto a Palazzo Chigi.
Da allora, dopo la fotografia del gelido passaggio della campanella a Palazzo Chigi, i rapporti sono praticamente nulli. La ferita per Letta resta: "Per me è stata una cosa molto inaspettata, ma non solo per me...".
Fonti vicine all'ex premier, Letta potrebbe ripartire non soltanto dal suo nuovo lavoro ma potrebbe anche costruire una proposta politica alternativa a quella di Renzi. E non rinuncia a criticare anche la serie tv preferita dal premier - "Io detesto 'House of cards'" riferendosi alla fiction che descrive la vita politica di un immaginario e spietato presidente degli Stati Uniti - quasi a rimarcare la distanza con l'attuale presidente del Consiglio.
Secondo alcuni, Letta in questi mesi non è rimasto con le mani in mano. Oltre ad aver scritto un libro, pare che abbia tenuto contatti di alto livello con alcuni leader europei, a partire da Angela Merkel, e anche con Barack Obama. Per ora, Letta racconta così il suo progetto: "Voglio vivere del mio lavoro come ho vissuto per un po' di anni della politica". Senza però lasciare il Pd: "Penso che il mio impegno di fondatore è l'impegno di chi crede nel grande disegno che in tanti abbiamo realizzato". Le possibili fratture nel partito? "Spero di no, sarebbe un errore da parte di tutti", risponde. La legge elettorale? "Spero che si trovi un'intesa, sarebbe la cosa migliore per tutti. La fiducia? Vedremo...".
Enrico Letta chiarisce che il suo non è un addio alla politica, "perché dalla politica non ci si dimette". E non lascerà neanche il Pd, partito che ha contribuito a fondare. Il suo addio è al Parlamento che prima gli ha dato la fiducia da premier, poi gliel'ha tolta.
È una scelta di vita, annuncia nel corso dell'intervista. Il suo impegno ripartirà da una "scuola di politiche" destinata a giovani dai 19 ai 24 anni. E da un nuovo lavoro, come rettore della scuola di Affari internazionali dell'Università di Parigi Sciences Po
La decisione, maturata negli ultimi mesi, era stata anticipata da Letta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, uscendo dal colloquio "rincuorato". L'ex vicesegretario non aveva invece comunicato al segretario del Pd e premier Matteo Renzi: "La apprenderà ora", sorride. Poi aggiunge ironico: "Ne parleremo, i nostri rapporti sono sereni...", concedendosi una battuta al tweet "Enrico stai sereno" che Renzi gli inviò solo poche settimane prima di prendere il suo posto a Palazzo Chigi.
Da allora, dopo la fotografia del gelido passaggio della campanella a Palazzo Chigi, i rapporti sono praticamente nulli. La ferita per Letta resta: "Per me è stata una cosa molto inaspettata, ma non solo per me...".
Fonti vicine all'ex premier, Letta potrebbe ripartire non soltanto dal suo nuovo lavoro ma potrebbe anche costruire una proposta politica alternativa a quella di Renzi. E non rinuncia a criticare anche la serie tv preferita dal premier - "Io detesto 'House of cards'" riferendosi alla fiction che descrive la vita politica di un immaginario e spietato presidente degli Stati Uniti - quasi a rimarcare la distanza con l'attuale presidente del Consiglio.
Secondo alcuni, Letta in questi mesi non è rimasto con le mani in mano. Oltre ad aver scritto un libro, pare che abbia tenuto contatti di alto livello con alcuni leader europei, a partire da Angela Merkel, e anche con Barack Obama. Per ora, Letta racconta così il suo progetto: "Voglio vivere del mio lavoro come ho vissuto per un po' di anni della politica". Senza però lasciare il Pd: "Penso che il mio impegno di fondatore è l'impegno di chi crede nel grande disegno che in tanti abbiamo realizzato". Le possibili fratture nel partito? "Spero di no, sarebbe un errore da parte di tutti", risponde. La legge elettorale? "Spero che si trovi un'intesa, sarebbe la cosa migliore per tutti. La fiducia? Vedremo...".