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CULTURA

Presentato a Roma l'ultimo romanzo dello scrittore argentino

"L'amore stregone", l'occhio di Roberto Arlt

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Roberto Arlt (da Wikipedia)
Nella Buenos Aires degli anni Trenta, durante una delle dittature che si succederanno nel XX Secolo e nel pieno del boom demografico, l'ingegnere Estanislao Balder, sposato e con un figlio piccolo, si innamora perdutamente di un'adolescente di buona famiglia. Stregato da questa passione, si perde in un gioco pericoloso e preverso in cui è a rischio la sua stessa integrità mentale.

Lo racconta lo scrittore argentino Roberto Arlt (1900-1942) con il suo ultimo romanzo "L'amore stregone", pubblicato in Italia per la prima volta da Intermezzi Editore.

Il libro è stato presentato a Roma, nella Casa argentina, dal traduttore Raul Schenardi, dallo scrittore Matteo Nucci e da Attillio Scullari di Intermezzi Editore. Brani del testo sono stati letti dall'attrice Sara Chirico.

Arlt fu anche drammaturgo e giornalista. La sua opera ha profondamente influenzato la letteratura latinoamericana, specialmente la cosiddetta generazione del Boom che include premi Nobel come García Márquez e Vargas Llosa, nonché altri autori come Abelardo Castillo, Ricardo Piglia e César Aira. Lo scrittore è ormai considerato come uno dei fondatori della moderna letteratura argentina, insieme ai più famosi Borges e Bioy Casares.