CULTURA
Letteratura, è morto lo spagnolo Juan Goytisolo
Aveva 86 anni

Lo scrittore spagnolo Juan Goytisolo è morto oggi all'età di 86 anni nella sua casa di Marrakech, in Marocco. Lo ha annunciato la sua agenzia letteraria Carmen Balcells, con sede a Barcellona.
Romanziere e saggista, vincitore del Premio 2014 Cervantes, considerato il Premio Nobel per la letteratura ispanica, è morto "nella sua abitazione di Marrakesh, circondato dalla sua famiglia", si legge in un comunicato stampa dell'agenzia. Goytisolo aveva sofferto problemi di salute negli ultimi mesi, che lo avevano costretto ad utilizzare una sedia a rotelle.
Famoso per la sua difesa del mondo arabo e la propensione per l'America Latina, era noto per la sua sperimentazione narrativa, e uno stile unico e imprevedibile, il risultato della sua indipendenza intellettuale. Oltre al Premio Cervantes, lo scrittore ha vinto, tra gli altri, il Premio Nazionale delle Lettere spagnole nel 2008 e il Premio Juan Rulfo per la letteratura latino-americano nel 2004.
Viene considerato l'autore più rappresentativo della 'nueva ola', cioè della corrente di romanzieri spagnoli di punta della nuova generazione, quella che ha preso coscienza di sé, del proprio mondo e della società spagnola negli anni sessanta.
Nato a Barcellona, ha pubblicato il primo libro a 25 anni, a Parigi, dove ha risieduto per lunghi anni. La messa al bando dei suoi scritti, durante il regime franchista, lo ha indotto ad espatriare in Francia, dove ha approfondito il tema dell'immigrazione. È considerato un profondo conoscitore della cultura musulmana. È stato anche corrispondente di guerra per El Pais in Cecenia e Bosnia. Il suo interesse per la varietà delle culture, alimentato anche dalla sua esperienza di scrittore itinerante, lo ha portato a sostenere la prospettiva di un'unità di valori tra le civiltà in conflitto.
Le opere di Goytisolo, centrate generalmente sul tema dell'infanzia e dell'adolescenza, sono state un duro atto di accusa al regime di Francisco Franco e alla classe dirigente spagnola. Tra le opere più note sono da ricordare 'Juegos de manos', che mette in risalto il motivo della ribellione di un gruppo di giovani borghesi al conformismo della società che li circonda; 'Duelo en Paraíso', che descrive la guerra civile.
Tra i suoi titoli tradotti in italiano: 'Oltre il sipario' (l'ancora del mediterraneo, 2004), un riesame, da parte del protagonista, della propria esistenza e un'amara riflessione sulle vicende umane, segnate da guerre e genocidi; 'Karl Marx Show' (Cargo, 2005), una denuncia, in chiave ironica, degli orrori televisivi e una presa d'atto del fallimento del marxismo; 'La Spagna e gli spagnoli' (Mesogea, 2005) graffiante e lucidissimo saggio che attacca le fondamenta su cui è stato costruito il mito di una nazione granitica lontana dai suoi ideali di diversità e convivenza pacifica; 'Don Juliàn' (Editori Riuniti, 1977), atto di accusa alla sua Spagna, un processo di distruzione e creazione al contempo, ma il testo, scritto con un linguaggio lirico, disperato, si presta a una lettura stratificata.
Romanziere e saggista, vincitore del Premio 2014 Cervantes, considerato il Premio Nobel per la letteratura ispanica, è morto "nella sua abitazione di Marrakesh, circondato dalla sua famiglia", si legge in un comunicato stampa dell'agenzia. Goytisolo aveva sofferto problemi di salute negli ultimi mesi, che lo avevano costretto ad utilizzare una sedia a rotelle.
Famoso per la sua difesa del mondo arabo e la propensione per l'America Latina, era noto per la sua sperimentazione narrativa, e uno stile unico e imprevedibile, il risultato della sua indipendenza intellettuale. Oltre al Premio Cervantes, lo scrittore ha vinto, tra gli altri, il Premio Nazionale delle Lettere spagnole nel 2008 e il Premio Juan Rulfo per la letteratura latino-americano nel 2004.
Viene considerato l'autore più rappresentativo della 'nueva ola', cioè della corrente di romanzieri spagnoli di punta della nuova generazione, quella che ha preso coscienza di sé, del proprio mondo e della società spagnola negli anni sessanta.
Nato a Barcellona, ha pubblicato il primo libro a 25 anni, a Parigi, dove ha risieduto per lunghi anni. La messa al bando dei suoi scritti, durante il regime franchista, lo ha indotto ad espatriare in Francia, dove ha approfondito il tema dell'immigrazione. È considerato un profondo conoscitore della cultura musulmana. È stato anche corrispondente di guerra per El Pais in Cecenia e Bosnia. Il suo interesse per la varietà delle culture, alimentato anche dalla sua esperienza di scrittore itinerante, lo ha portato a sostenere la prospettiva di un'unità di valori tra le civiltà in conflitto.
Le opere di Goytisolo, centrate generalmente sul tema dell'infanzia e dell'adolescenza, sono state un duro atto di accusa al regime di Francisco Franco e alla classe dirigente spagnola. Tra le opere più note sono da ricordare 'Juegos de manos', che mette in risalto il motivo della ribellione di un gruppo di giovani borghesi al conformismo della società che li circonda; 'Duelo en Paraíso', che descrive la guerra civile.
Tra i suoi titoli tradotti in italiano: 'Oltre il sipario' (l'ancora del mediterraneo, 2004), un riesame, da parte del protagonista, della propria esistenza e un'amara riflessione sulle vicende umane, segnate da guerre e genocidi; 'Karl Marx Show' (Cargo, 2005), una denuncia, in chiave ironica, degli orrori televisivi e una presa d'atto del fallimento del marxismo; 'La Spagna e gli spagnoli' (Mesogea, 2005) graffiante e lucidissimo saggio che attacca le fondamenta su cui è stato costruito il mito di una nazione granitica lontana dai suoi ideali di diversità e convivenza pacifica; 'Don Juliàn' (Editori Riuniti, 1977), atto di accusa alla sua Spagna, un processo di distruzione e creazione al contempo, ma il testo, scritto con un linguaggio lirico, disperato, si presta a una lettura stratificata.