Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Libano-Saad-Hariri-si-arrende-alle-proteste-di-piazza-Sono-in-un-vicolo-cieco-mi-dimetto-da-premier-94b931e2-ea60-4850-ac99-5ce1b17dc944.html | rainews/live/ | true
MONDO

Crisi a Beirut

Libano, Hariri si arrende alle proteste di piazza: "Sono in un vicolo cieco, mi dimetto da premier"

Il capo del governo annuncia in tv l'intenzione di andare al palazzo al-Baabda per sottoporre le dimissioni  al presidente, il generale Michel Aoun. "Nessuno e' piu' importante del Paese"

Condividi
Travolto dalle proteste antigovernative, ormai arrivate al 13esimo giorno, il presidente libanese Saad Hariri, ha presentato le sue dimissioni. Il premier ha convocato la stampa per annunciarlo: "Non voglio mentirvi, ho raggiunto un vicolo cieco... E sto andando al palazzo al-Baabda per sottoporre le dimissioni di questo governo al presidente", il generale Michel Aoun. "Nessuno e' piu' importante del Paese".

Finora il governo non ha fatto significative concessioni alla rabbia popolare, partita il 17 ottobre con l'annuncio di una tassa sulle telefonate gratuite attraverso i servizi di messaggeria via Internet come Whatsapp; proteste poi allargatesi contro la corruzione, i servizi pubblici scadenti e un'economia in difficolta'.

Il 21 ottobre il premier ha annunciato un piano di riforme economiche con la nuova legge di bilancio, che pero' non e' bastato a sedare le manifestazioni anti-governative. E qualche giorno piu' tardi il presidente ha annunciato la possibilita' di un rimpasto di governo che pero' non si e' concretizzato a causa delle divisioni interne all'esecutivo.

Nel frattempo il potente leader del gruppo sciita Hezbollah, Hassan Nasrallah, si e' detto contrario tanto alle dimissioni del governo che alle elezioni parlamentari anticipate. E secondo quanto riportato dalla stampa, i Paesi occidentali, tra cui Parigi e Washington sono intervenuti con Hariri per chiedergli di restare al suo posto, in nome della stabilita'.

La tensione però sta crescendo. Oggi ci sono stati scontri ed episodi violenti tra presunti sostenitori di Hezbollah e del movimento Amal e i manifestanti: decine persone hanno distrutto e abbattuto l'accampamento di tende messe in piedi dai manifestanti a Riad Solh Square e a piazza dei Martiri, nel centro della capitale libanese.

Scontri e festeggiamenti. Manifestanti esultano