MONDO
La campagna 'You Stink - Tu puzzi'
Libano, proteste antigovernative a Beirut: migliaia in strada
Migliaia di persone stanno protestando nel centro di Beirut in Libano. Un movimento nato contro la crisi dei rifiuti e divenuto poi vivace contestazione politica, contro la corruzione e per chiedere servizi migliori, dall'acqua alla sanità al sistema scolastico.

Decine di migliaia di persone sono scese in strada a Beirut per una manifestazione contro la classe politica, accusata di corruzione. Sventolando le bandiere del Paese, i dimostranti, tra cui famiglie con bambini, si sono radunati nella piazza dei Martiri, che delimitava la zona cristiana da quella musulmana durante la guerra civile, chiedendo le dimissioni del governo e nuove elezioni.
La manifestazione si è svolta pacificamente, anche se si sono registrati momenti di tensione, quando un gruppo di giovani si è staccato dal corteo per raggiungere il palazzo che ospita gli uffici del premier. I manifestanti hanno lanciato pietre contro gli agenti in tenuta anti-sommossa a presidio della zona che non hanno reagito per evitare di arrivare allo scontro fisico.
La manifestazione è stata organizzata dal movimento "You Stink" (voi puzzate, ndr), nato per protestare contro l'accumulo di rifiuti nelle strade di Beirut, dopo la chiusura di una discarica e le difficoltà delle autorità a raggiungere un accordo per lo smaltimento e la raccolta della spazzatura. I dimostranti hanno lanciato un ultimatum di 72 ore al governo, minacciando nuove proteste.
La manifestazione si è svolta pacificamente, anche se si sono registrati momenti di tensione, quando un gruppo di giovani si è staccato dal corteo per raggiungere il palazzo che ospita gli uffici del premier. I manifestanti hanno lanciato pietre contro gli agenti in tenuta anti-sommossa a presidio della zona che non hanno reagito per evitare di arrivare allo scontro fisico.
La manifestazione è stata organizzata dal movimento "You Stink" (voi puzzate, ndr), nato per protestare contro l'accumulo di rifiuti nelle strade di Beirut, dopo la chiusura di una discarica e le difficoltà delle autorità a raggiungere un accordo per lo smaltimento e la raccolta della spazzatura. I dimostranti hanno lanciato un ultimatum di 72 ore al governo, minacciando nuove proteste.