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MONDO

L'accordo

Libano, via libera al nuovo governo di Saad Hariri

L'esecutivo è formato da 30 ministri, espressione di tutto lo spettro politico libanese tranne i falangisti cristiani di Amin Gemayel, che hanno rifiutato il dicastero che era stato offerto loro

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Nasce in Libano un nuovo governo guidato dal sunnita Saad Hariri. Il nuovo esecutivo, formato da 30 ministri, riunisce l'insieme di tutto l'arco politico con l'esclusione del partito falangista (cristiano) che rifiuta il portafoglio che gli è stato proposto. "E' un governo d'intesa", ha detto Hariri.

Costituito sei settimane dopo l'elezione del presidente Michel Aoun, l'esecutivo annovera nuovi ministeri come quello alla Lotta alla corruzione e, per la prima volta, un segretariato di Stato per la Donna.  

Saad Harriri è gia stato premier dal 2009 al 2011. Figlio dell'ex premier Rafiq, ucciso nell'attentato del 14 febbraio 2005 che diede il via alla rivolta contro l'occupazione siriana, era stato nominato premier il 3 novembre scorso.

Lo sblocco dello stallo politico è frutto dell'accordo che ha portato, il 31 ottobre scorso, il cristiano-maronita Michel Aoun alla presidenza della Repubblica, oltre due anni dopo la scadenza del mandato di Michel Suleiman.  

La 'costituzione' libanese prevede una rigida suddivisione religiosa delle cariche: il presidente deve essere un cristiano, il premier un sunnita, il presidente del Parlamento uno sciita. Dal 1990 è Nabih Berri.

La priorità del nuovo governo, ha spiegato Hariri, "sarà preservare il nostro Paese dalle ripercussioni negative della crisi siriana".

Sulla carta l'esecutivo, di cui faranno parte anche due ministri legati a Hezbollah, dovrebbe essere rimesso in discussione il prossimo maggio quando sono previste - salvo un terzo rinvio - elezioni politiche, le prime dal 2009. Sarà tuttavia indispensabile trovare prima un'intesa su una nuova
legge elettorale.