Libero Roberto Berardi, imprenditore da due anni detenuto in Guinea
Lo ha annunciato senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani di Palazzo Madama:

Roberto Berardi, l'imprenditore italiano detenuto da due anni e sei mesi in Guinea Equatoriale, per lungo tempo in isolamento, è uscito dal carcere di Bata il 9 luglio. A renderlo noto, con qualche giorno di ritardo in ragione di un indispensabile silenzio stampa, sono la moglie Rossella e il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani di Palazzo Madama, che sin dall'inizio ha seguito da vicino la vicenda. "Temevo davvero che Roberto non uscisse vivo da quella prigione - ha affermato Rossella - Si chiude un periodo per me e i miei figli di sofferenza e angoscia ma il primo pensiero è per Roberto e le sue condizioni di salute: al telefono e' felice ma molto provato".
Condannato a 2 anni e 4 mesi per appropriazione indebita, scontati quasi 2 anni e 6 mesi per quel presunto crimine, su Berardi pendeva una responsabilità civile da capogiro: 1,4 milioni di euro (un miliardo di CFA) da restituire allo Stato, ricorda Africa Express. Denari che - si legge - dopo lo smantellamento di fatto della società Eloba Construction avvenuto mentre Berardi era in carcere, non solo sono stati sottratti a Berardi ma che qualcuno avrebbe voluto rappresentassero il riscatto per il suo corpo martoriato, il vero nulla osta verso l'Italia.