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MONDO

Passo avanti per il governo di unità nazionale

Libia, Congresso di Tripoli annuncia lo scioglimento

Settanta deputati dell'organo non riconosciuto dall'Onu appoggiano il premier designato, per gli altri l'incontro di ieri sarebbe "illegale". Ansar Al Sharia: Serraj come Karzai

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Il premier libico Fayez al Sarraj (Ansa)
Una settantina di deputati del Congresso di Tripoli (Gnc) hanno dichiarato ieri in serata il proprio appoggio al governo del premier designato Fayez Sarraj e lo scioglimento dell'organismo, ora definito "consiglio di stato". L'incontro, presieduto dal vicepresidente del Gnc Saleh Makhzoum, ha radunato circa 94 deputati, secondo i media. Ma per un altro gruppo di rappresentanti che non hanno partecipato, l'incontro sarebbe illegale. Ieri il governo del Gnc, guidato dal premier Khalifa Ghwell, ha annunciato le proprie dimissioni. Intanto il vice presidente della Camera dei Rappresentanti libica (il Parlamento di Tobruk riconosciuto dalla comunità internazionale), Emhemed Shouaib, ha chiesto al Consiglio di Stato di dare prova di "saggezza politica" dopo la prima riunione ufficiale di ieri a Tripoli.

Le dimissioni del governo islamista
Le autorità di Tripoli del governo di salvezza nazionale di Khalifa al Ghwell - non riconosciute a livello internazionale - hanno annunciato ieri di lasciare il potere, cedendolo al governo di unità nazionale di Sarraj. In una nota diffusa il governo di Tripoli ha affermato di  cessare la propria attività. "Vi informiamo che cessiamo di esercitare le nostre funzioni esecutive, presidenziali e ministeriali", ha annunciato il governo con sede a Tripoli sostenuto da una coalizione di milizie che controlla la capitale libica dall'estate del 2014. Una decisione presa - si legge nella nota pubblicata sul sito del ministero della Giustizia del governo di Tripoli - per "mettere fine allo spargimento di sangue e alla divisione del Paese". La dichiarazione porta lo stemma del cosiddetto 'National Salvation Government' guidato da Khalifa Ghweil, finora strenuo oppositore di Serraj e sottoposto a sanzioni dall'Ue per la sua opposizione al governo di unità nazionale.

In questi giorni Sarraj ha incassato anche il consenso delle municipalità delle principali città libiche dell'ovest, quello della compagnia di Stato per il petrolio (Noc) e della Banca centrale. A mediare con i falchi era arrivato anche l'inviato speciale di Recep Tayyp Erdogan - grande sostenitore del Gnc - che ieri ha incontrato il presidente del Congresso, Nuri Abu Sahmain, ed esponenti del Consiglio presidenziale. Sul tavolo ci sarebbero alcuni emendamenti all'accordo di Skhirat, da modificare su indicazione del mufti libico Al-Sadiq Al-Gharyani per conquistare il sì degli oltranzisti. E' chiaro che la pressione della comunità internazionale si fa sempre più insistente.

Ansar Al Sharia: Sarraj come Karzai
Ansar al sharia, il gruppo jihadista attivo nell'est del Paese, ha pubblicato un manifesto nel quale definisce il premier designato Sarraj "il nuovo Karzai della Libia", in riferimento al presidente afghano, e rivendica due attacchi a Bengasi contro le forze filo-governative. Lo riferisce il Site.