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MONDO

Libia, Di Maio torna a Tripoli: obiettivo consolidare tregua e accordi economici

Il ministro degli esteri luigi di Maio è a tripoli, in Libia. Una visita delicata, in cui il ministro vedrà sia il capo del governo di accordo nazionale Serraj, sia i rappresentanti del parlamento di Tobruk. 

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"L'Italia vede con favore l'accordo raggiunto con (il presidente del parlamento di Tobruk Aguila) Saleh per la promozione di un cessate il fuoco e lo sosteniamo. Crediamo anche, come diciamo da sempre, che debba cessare ogni interferenza esterna". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel suo colloquio con il presidente del governo di accordo nazionale di Tripoli Fayez al- Sarraj, secondo quanto si apprende.

"La Libia per noi è un attore importante, uno snodo cruciale per costruire un nuovo modello" di sviluppo nel Mediterraneo, "con scambi commerciali fiorenti e opportunità di crescita" per tutti i Paesi dell'area", ha aggiunto "Istituiamo la commissione" per le questioni economiche tra Italia e Libia "il prima possibile. Vogliamo che le imprese italiane vengano qui da noi per sostenere lo sviluppo e la crescita della Libia", ha detto da parte sua Sarraj durante il colloquio con il ministro Di Maio, secondo quanto si apprende.

È il primo viaggio all'estero del ministro dalla ripresa dei lavori. Il 17 agosto era stato in Tunisia.

Motivo della visita in Libia la delicata situazione sul terreno e il recente accordo Sarraj-Saleh per un cessate il fuoco. Di Maio è accompagnato dal sottosegretario Di Stefano,  delegato dal ministro a lavorare per istituire una commissione mista Italo-libica per le questioni economiche.   

Nel piano di Di Maio c'è la ripresa dei vecchi accordi siglati da Silvio Berlusconi, con l'obiettivo di dare nuovo impulso agli investimenti italiani in Libia e offrire nuove opportunità di crescita alle nostre imprese e al popolo libico.Del tema il ministro Di Maio ne aveva discusso con Sarraj già durante l'ultima visita a Tripoli. 

Attentato suicida a Tripoli
Un attentatore suicida si è fatto saltare in aria vicino a una pattuglia di sicurezza a ovest di Tripoli. Lo ha riferito Arab News e lo ha confermato un funzionario libico, citato dai media internazionali. Non sono stati riportati feriti. Il kamikaze era alla guida di una motocicletta nella città di Janzur che ospita la sede della Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil), la residenza del capo dell'Alto Consiglio di Stato libico e diverse agenzie delle Nazioni Unite. Le forze di sicurezza hanno isolato l'area e avviato  un'indagine sull'attacco, che non è stato ancora rivendicato. Nella capitale libica è oggi in visita il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Missione a Tripoli anche per Borrell
Missione oggi a Tripoli, dove si trova anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, dell'Alto rappresentante per la politica estera europea Josep Borrell. "Ho incontrato a Tripoli il presidente Serraj e i membri del governo. La Libia resta una priorità per l'Ue. Salutiamo il recente accordo sul cessate il fuoco e continuiamo a sostenere il dialogo ed una soluzione politica al conflitto a guida libica", ha scritto su twitter. Borrell ha detto di aver discusso di come "far avanzare il processo politico, di riprendere i colloqui del comitato militare 5+5 e di revocare il blocco del petrolio". Poi l'Alto rappresentante ha ribadito che l'Ue "sostiene con forza il processo di Berlino, gli sforzi di mediazione e le misure per la de-escalation, incluso l'embargo sulle armi, elementi chiave per mettere fine al conflitto in Libia".

Federpetroli: "Incontro importante"
"La visita in Libia oggi del ministro Luigi Di Maio è particolarmente importante per il nostro paese in questo momento. Da fonti della Farnesina il ministro incontrerà a Tripoli sia i riferimenti politici che i vertici della compagnia petrolifera libica National Oil Corporation (Noc)". Lo ha dichiarato in una nota il presidente di FederPetroli Italia Michele Marsiglia. "L'importanza della visita - ha continuato Marsiglia - oltre che per un possibile processo di pace, riveste per noi del settore dell'Oil & Gas un passo in avanti per le attività energetiche italiane ed internazionali in Libia. Nonostante le continue fibrillazioni del governo libico e delle diverse parti coinvolte nel conflitto, già dai primi di luglio fu annunciato lo sblocco dell'export petrolifero e l'inizio di una produzione di greggio che nel tempo, potrà spingersi verso i livelli produttivi di anni fa. La situazione in Libia sta pian piano migliorando, confidiamo in questa visita del capo della Farnesina per un migliore e più definito ruolo dell'Italia".