Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Libia-Gentiloni-Situazione-si-aggrava-il-tempo-stringe-9aa02313-2740-43a6-8ba5-2924866ffce1.html | rainews/live/ | true
MONDO

Crisi Libica

Libia, Gentiloni: "Situazione si aggrava, il tempo stringe"

"All'inizio della prossima settimana ci sarà il tentativo di una mediazione politica" dichiara il titolare della Farnesina Paolo Gentiloni a Parigi, dopo l'incontro dei ministri del "gruppo mediterraneo"

Condividi
"Non dobbiamo descrivere una Libia totalmente in mano al terrorismo e al Daesh (Isis), non è questa la realtà. Certo la situazione si sta aggravando, per questo il tempo stringe". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a Parigi dopo un incontro dei ministri del "Gruppo Mediterraneo".

"ll terrorismo di matrice estremista islamica non è una minaccia solo per uno o due Paesi ma per tutta l'Europa" ha agiunto il titolare della Farnesina.

Secondo Gentiloni, all'urgenza si aggiunge "un problema che riguarda tutta l'Europa: la mancanza di istituzioni stabili in Libia, che porta all'aumento di flussi migratori irregolari. I quali, certo, approdano sulle coste italiane, ma poi coinvolgono tutti i 28 Paesi europei. Per questo, l'impegno dell'Unione non può che essere aumentato", chiosa Gentiloni.

"Non ci sono alternative all'Onu"
"Non ci sono al momento alternative" al tentativo dell'Onu di "dar vita a una fase politica" in Libia, ha dichiarato il ministro degli esteri,  evocando - nel caso di fallimento di tale tentativo - "ipotesi diverse".  "All'inizio della prossima settimana -ci sarà il tentativo di dar vita a una fase politica, sulla quale bisognerà costruire in termini di sostegni economici, logistici e di monitoraggio. Al momento, non ci sono alternative, oggi si scommette sulle possibilità di raggiungere quell'obiettivo". Se l'obiettivo "non si raggiunge - ha continuato Gentiloni - l'Ue sul piano economico e i singoli Paesi a tutti i livelli che potranno essere utili,contribuiranno a stabilizzare" la situazione.