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MONDO

Dopo le indiscrezioni del WSJ

Libia, Gentiloni: "Utilizzo base di Sigonella non è preludio a intervento militare"

L'uso della base siciliana "non richiede una comunicazione specifica in Parlamento" da parte del governo, che secondo il Wall Street Journal ha autorizzato il decollo di droni americani per operazioni di difesa in Libia. Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni da Istanbul. Pinotti: "Non c'è alcuna missione in partenza". Renzi: priorità via diplomatica

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L'Isis in Libia (www.understandingwar.org)
La possibilità che la base di Sigonella venga utilizzata per operazioni antiterrorismo "non è preludio a un intervento militare". Lo ha detto il ministro degli Esteri Gentiloni, oggi a Istanbul, precisando che "l'utilizzo delle basi non richiede una specifica comunicazione al Parlamento, ma sarà il ministero della Difesa a valutare" caso per caso. E proprio la titolare di via XX Settembre, Pinotti, ha confermato dalle colonne del Messaggero le indiscrezioni del Wall Street Journal che aveva parlato dell'autorizzazione concessa dal governo italiano al decollo dei droni Usa dalla base siciliana. "La base di Sigonella è utilizzata dagli Stati Uniti secondo un trattato che risale agli anni '50. Ogni volta che si configurano assetti nuovi, parte una richiesta. Nulla di strano". il premier Renzi a Rtl:  "come ha già detto il ministro della Difesa, le autorizzazioni sono caso per caso". 

Gentiloni: "Non è preludio a intervento"
Il ministro ha precisato che l'autorizzazione concessa rappresenta "la conferma di una collaborazione tra Italia e gli Usa, caso per caso, ed è una collaborazione finalizzata a operazioni di difesa", non di attacco. "Oltretutto - ha chiarito il ministro - non credo che questa autorizzazione sia specificamente finalizzata alla Libia ma ad operazioni
antiterrorismo in generale". 

Renzi: priorità risposta diplomatica
Sul tema interviene anche il premier Matteo Renzi, a Rtl. "Come ha già detto la ministra Pinotti, le autorizzazioni sono caso per caso. Se si tratta di fare iniziative contro i terroristi, c'è uno stretto rapporto tra noi e gli altri alleati, siamo in piena sintonia con i partner. Ora però ci sono piccoli segnali di speranza in Siria, e questo è decisivo anche per la Libia. La priorità resta la risposta diplomatica, poi se ci sono evidenze di potenziali attentatori, l'Italia fa sua parte insieme a tutti gli altri". 

Pinotti: "Italia protagonista ma raid ultima ratio"
"I droni armati americani sono pensati non solo in funzione della Libia, ma per la protezione degli assetti e del personale americano e della coalizione in tutta l'area. Non è una decisione legata ad un'accelerazione sulla Libia": così il ministro Pinotti in un'intervista al Messaggero. Al momento, ha precisato, "non c'è alcuna missione in partenza. Se si dovesse decidere una missione inLibia lo chiederemmo al Parlamento. Ma ad oggi non è prevista". La priorità è per il momento accordata alla nascita di un governo di Accordo nazionale libico. "I protagonisti della politica libica, pur nelle loro diverse configurazioni, hanno questo elemento che li unisce: il contrasto all'Isis. Per questo ci auguriamo che lo stallo di questi giorni sulla formazione del governo di unità nazionale possa essere quanto prima superato"ha insistito Pinotti. E se alla fine non si arrivasse a un accordo "potrebbero esserci solo azioni puntuali come quella americana a Sabrata, ma nella cornice di una coalizione".

Libia, atteso voto di fiducia
Atteso il voto di fiducia del Parlamento di Tobruk alla squadra proposta per il governo di Concordia Nazionale. Ieri alla Camera dei Rappresentanti libica il dibattito sulla lista dei ministri proposta dal Consiglio presidenziale per la formazione del governo di concordia nazionale era stato nuovamente sospeso.