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MONDO

Giovedì il governo riferirà in Parlamento

Libia, Gentiloni: "La situazione peggiora, Italia pronta a fare la sua parte"

Il ministro degli Esteri motiva la chiusura temporanea dell'ambasciata con il "deteriorarsi della situazione" nel Paese e garantisce l'impegno italiano "nel quadro delle decisioni delle Nazioni Unite”

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Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni (Lapresse)
Roma
La chiusura temporanea dell’ambasciata italiana a Tripoli è avvenuta “in modo tempestivo e ordinato” e si è resa necessaria “a causa del deteriorarsi della situazione in Libia". Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, non nasconde la preoccupazione della Farnesina per l’avanzata dell’Isis.
 
Giovedì il governo riferirà in Parlamento
"Il peggioramento della situazione – aggiunge Gentiloni - richiede ora un impegno straordinario e una maggiore assunzione di responsabilità, secondo linee che il governo discuterà in Parlamento a partire dal prossimo giovedì 19 febbraio".

"Italia pronta a fare la sua parte" 
L’obiettivo è fare la propria parte contro i jihadisti, ovviamente in un quadro di legalità internazionale. "L'Italia rimane al lavoro con la comunità internazionale per combattere il terrorismo e ricostruire uno stato unitario e inclusivo in Libia, sulla base del negoziato avviato dall'inviato speciale dell'Onu Leon, al quale continuerà a partecipare il nostro inviato speciale Ambasciatore Buccino – prosegue il ministro degli Esteri - L'Italia promuove questo impegno politico straordinario ed è pronta a fare la sua parte in Libia nel quadro delle decisioni delle Nazioni Unite”.