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MONDO

La profezia del colonnello: "Attaccheranno l'Europa"

Quando Gheddafi disse a Blair: "Se cade il mio regime, il Paese cadrà nelle mani dei jihadisti"

Il Telegraph riporta le trascrizioni di due drammatiche telefonate tra il colonnello libico e l'ex premier britannico del 25 febbraio 2011. In una telefonata Gheddafi disse a Blair che i jihadisti volevano controllare il Mediterraneo e che avrebbero attaccato l'Europa. Il colonnello venne sconfitto ad agosto da una coalizione Nato e ucciso durante la sua cattura a ottobre

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Tony Blair e Muammar Gheddafi, 2004 (Ansa)
Il collasso del suo regime avrebbe consegnato la Libia agli estremisti islamici. A pronunciare queste parole, cinque anni fa, in due drammatiche telefonate con l'ex premier britannico Tony Blair, è stato Muammar Gheddafi. Era il 25 febbraio 2011 e la Libia, allora, era scossa dalla guerra civile. Le trascrizioni delle telefonate, riportate dal Telegraph, sono state rese note oggi dalla Commissione Esteri del Parlamento britannico che sta indagando sul collasso della Libia.

Gheddafi e Blair, legati da un'amicizia personale, in quei giorni erano in contatto diretto poiché l'ex premier stava tentando di negoziare con il colonnello la sua partenza da Tripoli, per mettere fine alle violenze in corso nel Paese nordafricano. Tre settimane dopo, una coalizione di Paesi Nato, alla quale parteciparono anche Italia e Gran Bretagna, diede inizio all'azione militare che portò alla caduta del regime. Gheddafi venne sconfitto ad agosto ed ucciso durante la sua cattura ad ottobre. Nella prima telefonata, risalente alle 11.15 del mattino, Gheddafi disse a Blair: "Loro (i jihadisti, ndr) vogliono controllare il Mediterraneo e poi attaccheranno l'Europa". Nel corso della conversazione, durata circa mezz'ora, il colonnello libico sostenne tra l'altro che stava tentando di difendere la Libia da Al Qaeda, che aveva impiantato delle cellule nel Paese e in tutto il Nordafrica: "Non siamo noi che li combattiamo, sono loro che ci attaccano", le parole di Gheddafi. Al Qaeda, dopo il collasso del regime, sarebbe poi stata soppiantata dallo Stato Islamico.      

In una seconda telefonata, avvenuta quattro ore dopo, il colonnello incalzò nuovamente Blair: "Dovrò armare il popolo libico e prepararmi alla lotta. I libici moriranno, ci saranno danni per il Mediterraneo, l'Europa e il mondo intero. Questi gruppi armati stanno usando la situazione (in Libia, ndr) come giustificazione e li combatteremo". Blair tentò una mediazione per convincere Gheddafi ad abbandonare la scena e favorire una soluzione pacifica del conflitto civile.