MONDO
Lotta al terrorismo
Crisi libica: generale Haftar ad Amman, colloqui con i militari giordani

Il comandante in capo delle forze armate libiche, generale Khalifa Haftar, si trova ad Amman per "discutere degli ultimi sviluppi nella regione e di una
serie di questioni di interesse reciproco". Lo ha riferisce una dichiarazione del comando generale delle forze giordane citata dal quotidiano libico "al Wasat". Haftar ha incontrato in particolare il consigliere militare del re hashemita Abdullah II, generale Mishal Mohammed Al Zabin.
Lo scorso aprile, il comandante delle forze fedeli al parlamento libico di Tobruk (riconosciuto dalla comunità internazionale) aveva scelto la Giordania per la sua prima visita ufficiale all'estero dall'inizio dell'operazione "Dignità" in Libia nel 2014. Con Haftar erano giunti nel regno hashemita anche gli altri vertici delle forze armate libiche e alcuni consiglieri militari.
La Libia è divisa in due autorità separate dallo scorso anno. Da una parte vi è un Parlamento riconosciuto a livello internazionale con sede nel porto di Tobruk e che opera nell'area orientale del paese; dall'altra un'amministrazione sostenuta da gruppi islamisti che governa la capitale Tripoli e che controlla gran parte delle regioni occidentali. A complicare la situazione ci sono i militanti armati fedeli ad al Qaeda e allo 'Stato islamico' che minacciano sia Tripoli che Tobruk. L'Isis ha issato lo scorso luglio la bandiera nera con la Shahada, la professione di fede islamica, sul punto più alto di Sirte per annunciare la presa completa della città.
serie di questioni di interesse reciproco". Lo ha riferisce una dichiarazione del comando generale delle forze giordane citata dal quotidiano libico "al Wasat". Haftar ha incontrato in particolare il consigliere militare del re hashemita Abdullah II, generale Mishal Mohammed Al Zabin.
Lo scorso aprile, il comandante delle forze fedeli al parlamento libico di Tobruk (riconosciuto dalla comunità internazionale) aveva scelto la Giordania per la sua prima visita ufficiale all'estero dall'inizio dell'operazione "Dignità" in Libia nel 2014. Con Haftar erano giunti nel regno hashemita anche gli altri vertici delle forze armate libiche e alcuni consiglieri militari.
La Libia è divisa in due autorità separate dallo scorso anno. Da una parte vi è un Parlamento riconosciuto a livello internazionale con sede nel porto di Tobruk e che opera nell'area orientale del paese; dall'altra un'amministrazione sostenuta da gruppi islamisti che governa la capitale Tripoli e che controlla gran parte delle regioni occidentali. A complicare la situazione ci sono i militanti armati fedeli ad al Qaeda e allo 'Stato islamico' che minacciano sia Tripoli che Tobruk. L'Isis ha issato lo scorso luglio la bandiera nera con la Shahada, la professione di fede islamica, sul punto più alto di Sirte per annunciare la presa completa della città.