MONDO
Leon si era detto fiducioso per un accordo
Libia: Onu propone Consiglio presidenziale indipendente a tre
L'Organizzazione delle Nazioni Unite ha annunciato di aver sottoposto alle opposte fazioni libiche una serie di proposte per far uscire il Paese dalla sua grave crisi politica

Tripoli e Tobruk sono chiamati ad accordarsi a un governo di unità nazionale guidato da un consiglio presidenziale (un Capo dello Stato e due vice) composto da personalità indipendenti, la Camera dei rappresentanti come organo legislativo in rappresentanza di tutti i libici e un "Alto consiglio di Stato" come "fondamentale istituzione di governance dello Stato".
La proposta di Leon
E' questo l'assetto della futura Libia che l'inviato delle Nazioni Unite Bernardino Leon ha proposto a Tripoli e Tobruk e i cui dettagli sono stati pubblicati oggi sul sito web della missione Onu nel paese nordafricano, Unsmil. La proposta arriva "dopo settimane di discussioni con tutte le parti e alla luce del deteriorarsi della situazione" sul terreno, in particolare con l'offensiva lanciata su Tripoli dalle forze fedeli a Tobruk.
Quelle formulate da Leon, precisa Unsmil, sono "idee prima di tutto libiche", che "affrontano le preoccupazioni di tutte le parti e che allo stesso tempo chiedono a tutte le parti di fare concessioni".
L'assetto istituzionale
L'organo legislativo resta dunque la Camera dei rappresentanti, il parlamento attualmente insediato a Tobruk e riconosciuto come legittimo dalla comunità internazionali. L'assetto istituzionale del paese sarebbe infine completato da un "Alto consiglio di Stato", "ispirato da simili istituzioni esistenti in diversi paesi", e dall'Assemblea costituente. Infine, viene proposta l'istituzione di altri due organismi i cui dettagli potrebbero essere discussi "in una seconda fase dei colloqui".
Altri due organismi
Si tratta, in particolare, del Consiglio di sicurezza nazionale e del Consiglio delle municipalità. Tutti questi organi, spiega la missione Onu in Libia, resterebbero in carica "durante un nuovo periodo di transizione la cui durata deve essere concordata dalle parti" e il cui termine verrebbe sancito da "nuove elezioni indette dopo l'approvazione della nuova Costituzione e un referendum".
Leon fiducioso
Ieri da Bruxelles, Leon aveva detto di augurarsi di riuscire a porre già questa settimana le basi di un "accordo finale", in particolare per la formazione di un governo di unità nazionale.
Kamikaze a Bengasi, sei morti
Intanto, un kamikaze si è fatto esplodere contro truppe dell'esercito libico a Bengasi facendo sei morti e 12 feriti. Lo riferisce un media libico citando una fonte ufficiale delle Forze speciali, Orfaa Fadl el Hasi.
Bengasi è la seconda maggiore città libica e dall'ottobre scorso le forze del generale Khalifa Haftar stanno cercando di scacciare jihadisti, soprattutto del gruppo Ansar Al Sharia, di recente concentratisi in sacche di resistenza considerate forti. Haftar di recente ha previsto la totale cacciata degli Ansar, alleati dell'Isis, "prima della metà del mese prossimo".
La proposta di Leon
E' questo l'assetto della futura Libia che l'inviato delle Nazioni Unite Bernardino Leon ha proposto a Tripoli e Tobruk e i cui dettagli sono stati pubblicati oggi sul sito web della missione Onu nel paese nordafricano, Unsmil. La proposta arriva "dopo settimane di discussioni con tutte le parti e alla luce del deteriorarsi della situazione" sul terreno, in particolare con l'offensiva lanciata su Tripoli dalle forze fedeli a Tobruk.
Quelle formulate da Leon, precisa Unsmil, sono "idee prima di tutto libiche", che "affrontano le preoccupazioni di tutte le parti e che allo stesso tempo chiedono a tutte le parti di fare concessioni".
L'assetto istituzionale
L'organo legislativo resta dunque la Camera dei rappresentanti, il parlamento attualmente insediato a Tobruk e riconosciuto come legittimo dalla comunità internazionali. L'assetto istituzionale del paese sarebbe infine completato da un "Alto consiglio di Stato", "ispirato da simili istituzioni esistenti in diversi paesi", e dall'Assemblea costituente. Infine, viene proposta l'istituzione di altri due organismi i cui dettagli potrebbero essere discussi "in una seconda fase dei colloqui".
Altri due organismi
Si tratta, in particolare, del Consiglio di sicurezza nazionale e del Consiglio delle municipalità. Tutti questi organi, spiega la missione Onu in Libia, resterebbero in carica "durante un nuovo periodo di transizione la cui durata deve essere concordata dalle parti" e il cui termine verrebbe sancito da "nuove elezioni indette dopo l'approvazione della nuova Costituzione e un referendum".
Leon fiducioso
Ieri da Bruxelles, Leon aveva detto di augurarsi di riuscire a porre già questa settimana le basi di un "accordo finale", in particolare per la formazione di un governo di unità nazionale.
Kamikaze a Bengasi, sei morti
Intanto, un kamikaze si è fatto esplodere contro truppe dell'esercito libico a Bengasi facendo sei morti e 12 feriti. Lo riferisce un media libico citando una fonte ufficiale delle Forze speciali, Orfaa Fadl el Hasi.
Bengasi è la seconda maggiore città libica e dall'ottobre scorso le forze del generale Khalifa Haftar stanno cercando di scacciare jihadisti, soprattutto del gruppo Ansar Al Sharia, di recente concentratisi in sacche di resistenza considerate forti. Haftar di recente ha previsto la totale cacciata degli Ansar, alleati dell'Isis, "prima della metà del mese prossimo".