Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Libia-Tripoli-non-accetta-intesa-sul-governo-di-unit-nazionale-2721a128-99a5-412e-881e-6cfcb58235e6.html | rainews/live/ | true
MONDO

Tripoli

Libia, Tripoli non accetta l'intesa sul governo di unità nazionale

L'approvazione del piano dell'inviato speciale delle Nazioni Unite, Bernardino Leon, si profila difficile nella capitale libica perchè l'esecutivo annunciato non include alcun nome proposto dal Parlamento di Tripoli, che martedì scorso si è sfilato dal processo di dialogo chiedendo ulteriori modifiche

Condividi
Accoglienza fredda a Tripoli per l'accordo di unità nazionale proposto nella notte dall'Onu. Ora il Parlamento del Congresso Nazionale Generale dovrà riunirsi per dare la sua approvazione alla composizione del futuro governo libico, così come dovrà fare il Congresso dei Deputati di Tobruk, riconosciuto a livello internazionale. L'approvazione di oggi si profila difficile nella capitale libica perchè l'esecutivo annunciato dall'inviato speciale delle Nazioni Unite, Bernardino Leon, non include alcun nome proposto dal Parlamento di Tripoli, che martedì scorso si è sfilato dal processo di dialogo chiedendo ulteriori modifiche.

Fonti vicine al governo di Tripoli hanno fatto notare che tra i candidati eletti dal diplomatico spagnolo vi sono alcuni nomi che destano sospetti. In particolare il politico della città occidentale di Misurata, Abdulrrahman Sewehli, che è stato scelto come presidente del Consiglio di Stato, che ancora a giugno Gran Bretagna e Francia avrebbero voluto sottoporre a sanzioni. Lo stesso Sewehli, tuttavia, secondo il Libya Herald, avrebbe rifiutato la carica, sostanzialmente cerimoniale.

"Il nuovo governo di unità nazionale non entrerà mai a Tripoli" è l'appello lanciato su Twitter da numerosi cittadini della capitale che hanno annunciato una grande manifestazione di popolo oggi dopo la preghiera, nella grande Piazza dei Martiri, contro l'inviato speciale Onu. 

Leon è andato avanti con il suo piano, nonostante il rifiuto del Congresso Generale Nazionale, presentando Fajez al-Serraj, membro della Camera dei rappresentanti di Tobruk per il distretto di Tripoli Ovest come primo ministro del governo di unità nazionale. Il diplomatico spagnolo ha offerto anche sei nomi per il Consiglio di Presidenza, rispetto ai cinque attesi. I candidati sono Ahmed Maeitig, Fathi Majbri e Musa Al-Kuni, come vice primi ministri, e Omar Aswad e Mohamed Ammar come consiglieri.

Altre 20 personalità libiche svolgeranno il ruolo di consiglieri dell'esecutivo guidato dalla Camera dei rappresentati di Tobruk. Ci sarà anche un Consiglio di Stato composto principalmente dai membri del Cng se accetteranno l'accordo.

Dal punto di vista militare invece il comandante in capo delle forze armate libiche, il generale Khalifa Haftar, ha promesso che "Bengasi sarà liberata in un periodo massimo di tre settimane". Haftar ha sottolineato "l'abilità delle forze libiche nel combattere le milizie armate" e ha poi affermato che la presenza dell'esercito libico ha permesso che il suo Paese "non diventasse come un altro Iraq", precisando che le forze armate si stanno scontrando con "combattenti non solo libici ma anche provenienti da Paesi stranieri". "La liberazione di Bengasi - ha aggiunto - e l'eliminazione di questi gruppi terroristi dovrà essere rapida".