MONDO
Criticò il figlio di Haftar
Libia. Uccisa a Bengasi l’attivista Hanan al -Barassi
L'avvocatessa è stata uccisa a colpi di pistola in strada e in pieno giorno. Un anno e mezzo fa, la scomparsa di Siham Sergewa, conosciuta a livello internazionale anche per il suo ruolo nelle primavere arabe

La sua morte ha scosso le organizzazioni umanitarie internazionali a partire dalla missione dell’Onu. Una morte avvenuta dopo le critiche di Al-Barasi, al figlio del generale Khalifa Haftar e il ministro dell'Interno del governo con sede nell'Est del Paese. La notizia arriva dal Lybia Observer.
Al-Barassi aveva denunciato "corruzione, abuso di potere e violazioni dei diritti umani". "La sua tragica morte - si legge in una nota diffusa nelle ultime ore - è la prova delle minacce con cui devono fare i conti le donne libiche che osano parlare" e ricorda "ai libici con incarichi di responsabilità che devono mettere da parte le divergenze" e arrivare "rapidamente a una soluzione inclusiva" per riportare la "giustizia" nel Paese nel caos dal 2011 e porre fine "al clima prevalente di impunità".
Unsmil ha chiesto giustizia, "prendendo atto della decisione delle autorità competenti nell'Est di avviare un'indagine rapida e approfondita".Ferma condanna anche dall’ambasciata degli Stati Uniti in Libia: "Siamo seriamente preoccupati e seguiamo da vicino i resoconti dei media sull'avvocatessa Hanan Al-Barassi, che ha attivamente cercato di combattere la corruzione in Libia, assassinata a Bengasi". Lo scrive in una nota l'ambasciata degli Stati Uniti in Libia sottolineando che "non dovrebbe essere tollerato mettere a tacere le voci degli attivisti pacifici" e "ribadendo il forte impegno degli Usa a consentire a tutti i libici, comprese donne e giovani, di avere voce nel futuro del loro Paese". "Mentre i libici di tutto lo spettro politico si riuniscono a Tunisi, questa sfacciata uccisione sottolinea l'importanza di istituire un governo che sia responsabile nei confronti del popolo libico piuttosto che consentire alla corruzione e alla forza bruta di dettare il futuro della Libia". Che ci sia allora un' indagine delle autorità libiche su questo omicidio.
Passeggeri detenuti illegalmente
Sempre nella nota dell'ambasciata Usa si chiede chiarezza e si "esprimere preoccupazione per le notizie secondo cui i passeggeri delle linee aeree in viaggio da Bengasi a Tripoli sono stati illegalmente detenuti dopo l'arrivo su uno dei primi voli commerciali ripristinati da l'Est e l'Ovest del Paese. Alla vigilia di una soluzione politica del conflitto in Libia, il tempo della sparizione e delle uccisioni dei civili deve finire ora", conclude il comunicato.
Chi era Hanan Al Barassi
Hanan era un avvocato molto conosciuto in Libia, tanto che veniva soprannominata”Azouz barqua” ovvero, la signora della Cirenaica. La sua battaglia per i diritti umani, soprattutto nella zona controllata da Haftar passava anche attraverso i social. Al Barassi aveva accusato corruzione e malversazione funzionari dell’amministrazione parallela a quella di Tunisi. Hanan aveva dato voce alle donne vittime di violenza in famiglia, mettendo in rete il video di denunce che circolavano in Libia.
Hanan e Shiam
L’omicidio di Hanan avviene ad un anno mezzo dalla scomparsa di un’altra donna Siham Sergewa, deputata e attivista nella zona dell’Est libico. Il suo nome campeggiava tra gli altri per il ruolo nel nord della Libia e durante le primavere libiche Sergewa è stata picchiata e rapita da un commando armato che ha colpito anche il marito fratturandogli le gambe.
Al-Barassi aveva denunciato "corruzione, abuso di potere e violazioni dei diritti umani". "La sua tragica morte - si legge in una nota diffusa nelle ultime ore - è la prova delle minacce con cui devono fare i conti le donne libiche che osano parlare" e ricorda "ai libici con incarichi di responsabilità che devono mettere da parte le divergenze" e arrivare "rapidamente a una soluzione inclusiva" per riportare la "giustizia" nel Paese nel caos dal 2011 e porre fine "al clima prevalente di impunità".
Unsmil ha chiesto giustizia, "prendendo atto della decisione delle autorità competenti nell'Est di avviare un'indagine rapida e approfondita".Ferma condanna anche dall’ambasciata degli Stati Uniti in Libia: "Siamo seriamente preoccupati e seguiamo da vicino i resoconti dei media sull'avvocatessa Hanan Al-Barassi, che ha attivamente cercato di combattere la corruzione in Libia, assassinata a Bengasi". Lo scrive in una nota l'ambasciata degli Stati Uniti in Libia sottolineando che "non dovrebbe essere tollerato mettere a tacere le voci degli attivisti pacifici" e "ribadendo il forte impegno degli Usa a consentire a tutti i libici, comprese donne e giovani, di avere voce nel futuro del loro Paese". "Mentre i libici di tutto lo spettro politico si riuniscono a Tunisi, questa sfacciata uccisione sottolinea l'importanza di istituire un governo che sia responsabile nei confronti del popolo libico piuttosto che consentire alla corruzione e alla forza bruta di dettare il futuro della Libia". Che ci sia allora un' indagine delle autorità libiche su questo omicidio.
Passeggeri detenuti illegalmente
Sempre nella nota dell'ambasciata Usa si chiede chiarezza e si "esprimere preoccupazione per le notizie secondo cui i passeggeri delle linee aeree in viaggio da Bengasi a Tripoli sono stati illegalmente detenuti dopo l'arrivo su uno dei primi voli commerciali ripristinati da l'Est e l'Ovest del Paese. Alla vigilia di una soluzione politica del conflitto in Libia, il tempo della sparizione e delle uccisioni dei civili deve finire ora", conclude il comunicato.
Chi era Hanan Al Barassi
Hanan era un avvocato molto conosciuto in Libia, tanto che veniva soprannominata”Azouz barqua” ovvero, la signora della Cirenaica. La sua battaglia per i diritti umani, soprattutto nella zona controllata da Haftar passava anche attraverso i social. Al Barassi aveva accusato corruzione e malversazione funzionari dell’amministrazione parallela a quella di Tunisi. Hanan aveva dato voce alle donne vittime di violenza in famiglia, mettendo in rete il video di denunce che circolavano in Libia.
Hanan e Shiam
L’omicidio di Hanan avviene ad un anno mezzo dalla scomparsa di un’altra donna Siham Sergewa, deputata e attivista nella zona dell’Est libico. Il suo nome campeggiava tra gli altri per il ruolo nel nord della Libia e durante le primavere libiche Sergewa è stata picchiata e rapita da un commando armato che ha colpito anche il marito fratturandogli le gambe.