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MONDO

Pieno sostegno all'operato di Leon

Libia, appello di Usa e governi Ue per un accordo subito

I governi di Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti, alla vigilia del nuovo round di colloqui tra i rappresentanti di Tobruk e di Tripoli, chiedono "la firma nei prossimi giorni dell'accordo proposto dall'Onu"

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"Profonda preoccupazione" per le violenze e l'espansione del terrorismo in Libia: ad esprimerla in una nota congiunta sono i governi di Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti che - alla vigilia del nuovo round di colloqui tra i rappresentanti di Tobruk e di Tripoli - chiedono "la firma nei prossimi giorni dell'accordo proposto dall'Onu". 

Nella dichiarazione congiunta si afferma come per i leader libici sia arrivato "il momento della responsabilità e del coraggio". Si ribadisce il pieno sostegno all'azione dell'inviato dell'Onu in Libia, Bernardino Leon, e si definisce la proposta avanzata dall'Onu per un "Governo di accordo nazionale" come un documento "ponderato ed equilibrato, e una base per un accordo che viene incontro alle aspettative del popolo libico e che assicura l'unita' della Libia".

I sei governi occidentali ribadiscono quindi come "non c'è una soluzione militare alla crisi" e sottolineano come "la situazione umanitaria stia peggiorando di giorno in giorno". Si condannano poi "i tentativi di minare il processo messo in atto dall'Onu o le iniziative locali di pace, in particolare i tentativi portati avanti attraverso la minaccia della violenza".

I sei governi, infine sottolineano come "la comunità internazionale sia pronta a fornire aiuti umanitari e assistenza sul fronte economico e della sicurezza a una Libia unita, non appena l'accordo sarà fatto". Allo stesso tempo la comunità internazionale "è pronta a sanzioni contro coloro che minacciano la pace, la stabilità e la sicurezza della Libia".