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MONDO

La denuncia di Human Rights Watch

Libia nel caos: 8 morti a Bengasi. Nel 2014 oltre 250 omicidi politici

A Tripoli bombardato campo leader jihadisti. Il Parlamento libico, costretto a riunirsi a Tobruk, evoca il rischio catastrofe umanitaria nell'area di Warshefana, a sudovest della capitale, teatro da settimane di sanguinosi combattimenti tra milizie rivali

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Si allunga la scia di sangue targata Ansar al Sharia a Bengasi: 8 i morti compresi alcuni civili nelle ultime ore. Numeri che si sommano a quelli delle ultime settimane che hanno visto i miliziani impegnati in continui attacchi per indebolire ogni opposizione al movimento.

A Tripoli, invece, le forze filo-governative affermano di aver bombardato il campo del leader di Ansar, Abu Obaida Al-Libi. "Abbiamo colpito duramente", dice un responsabile militare ma la situazione resta drammatica. Il parlamento - costretto a riunirsi a Tobruk - evoca il rischio catastrofe umanitaria nell'area di Warshefana, a sudovest della capitale, e chiede l'intervento dell'Onu per evacuare i più deboli dalle zone colpite dalle ostilità. 

Il rapporto: 250 assassini politici nel 2014
In un rapporto pubblicato oggi, Human Rights Watch denuncia che gli assassini politici nel solo 2014 sarebbero almeno 250 a Bengasi e Derna. Tra le vittime giornalisti, attivisti, civili. L'organizzazione, che ipotizza si tratti di crimini contro l'umanità chiede sia aperta una indagine internazionale.

Parlamento chiede cessate il fuoco
Il Parlamento chiede il cessate il fuoco e chiede all'Onu di recarsi nelle zone a sudovest di Tripoli per evacuare donne, bambini e disabili e assicurare un ponte aereo. Settimane fa, le milizie di Misurata hanno attaccato l'area considerata a suo tempo una roccaforte dei fedelissimi di Gheddafi. 

Gli attacchi di Ansar al Sharia a Bengasi
A Bengasi la scorsa settimana sono state uccise 14 persone, compresi due attivisti adolescenti. Oggi sono finiti sotto i colpi dei killer anche civili e un imprenditore, oltre a due colonnelli. La campagna di assassini mirati di Ansar punta a eliminare dalla città tutte le voci critiche e indebolire l'opposizione popolare al movimento. Alcuni giorni fa un assassino al soldo dei jihadisti e' stato ucciso da una cinquantina di civili armati che hanno anche respinto un convoglio di pickup con le bandiere nere di Ansar che tentava di soccorrere il killer.

Il leader della milizia a Tripoli
Per quanto riguarda invece il leader di Ansar a Tripoli, Abu Obaida Al-Libi, è da sottolineare che l'uomo, arrestato in Egitto mesi fa, era poi stato liberato in concomitanza con il 'rilascio' di alcuni cittadini egiziani, tra i quali anche dei diplomatici, rapiti dalle milizie libiche. La stampa parlò di scambio di prigionieri, ma il Cairo ha sempre smentito con forza.