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MONDO

Escalation di violenza

Libia, battaglia a Tripoli: l'Onu rinvia la conferenza di pace di Ghadames

Rinviata "fino a quando le circostanze non lo permetteranno". 47 morti e 181 feriti in tre giorni. Nove le vittime civili, anche due medici. L'aeroporto di Tripoli riapre per i voli notturni

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L'Onu ha rinviato la conferenza nazionale libica in programma dal 14 al 16 aprile a Ghadames: lo annuncia l'inviato Ghassan Salamè in un comunicato citato dai media libici.

"Lavorerò con tutte le forze per tenere la Conferenza nazionale libica il più presto possibile, non possiamo permetterci di rovinare questa storica opportunità", scrive Salamè. Ma allo stesso tempo "non possiamo chiedere alle persone di prendere parte alla Conferenza durante spari e attacchi aerei", ha spiegato nel comunicato diffuso dalla missione Unsmil.

47 morti e 181 feriti in tre giorni
Negli ultimi tre giorni le strutture sanitarie in Libia hanno denunciato 47 morti e 181 feriti nella regione di Tripoli, ha indicato oggi l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Tra i deceduti, nove sono civili tra cui due medici, ha precisato un portavoce. L'Oms ha ricordato che la presa di mira di operatori sanitarie di strutture sanitarie è contro il diritto umanitario internazionale ed espresso allarme per l'impatto di un conflitto prolungato sulle limitate forniture mediche.

Diverse organizzazioni umanitarie internazionali (tra cui, oltre l'Oms, l'Unicef e l'Organizzazione internazionale per le migrazioni) hanno mobilitato squadre di medici e forniture mediche. Ma la volatilità della situazione, i costanti bombardamenti e gli scontri armati minacciano la vita dei civili e complicando l'accesso per gli operatori umanitari. Gli attuali scontri aggravano inoltre la situazione di un sistema sanitario già sovraccaricato. L'Oms sottolinea inoltre che negli anni, con il conflitto che si trascina, centinaia di centri di assistenza sanitaria di base e più di 20 dei suoi ospedali sono stati danneggiati o chiusi.

"Attacchi contro i civili possibili crimini di guerra"
L'Alto commissario Onu per i diritti umani Michelle Bachelet ha lanciato oggi un appello a tutte le parti in conflitto in Libia a "unirsi per evitare ulteriori violenze e spargimenti di sangue senza senso". In un comunicato pubblicato a Ginevra, Bachelet ha ammonito le parti coinvolte nel conflitto ricordando che mirare intenzionalmente civili o strutture civili e condurre attacchi indiscriminati possono costituire crimini di guerra. Bachelet ha ribadito che i principi di distinzione, proporzionalità e precauzione devono sempre essere pienamente rispettati e ha sottolineato la necessità di garantire la protezione dei civili estremamente vulnerabili, inclusi i rifugiati e i migranti, molti dei quali sono detenuti da gruppi armati in condizioni terribili. "Il popolo della Libia è da tempo intrappolato tra numerose parti in conflitto, con alcuni tra i più vulnerabili che patiscono tra le più gravi violazioni dei loro diritti umani", ha denunciato l'Alto Commissario.

La situazione sul campo

Attacco dell'Isis, due morti e un rapito
L'Isis ha compiuto un attacco nel centro della Libia, a Fuhaqa, uccidendo due persone tra cui il presidente del consiglio comunale e rapendo il capo delle Guardie municipali. E' quanto emerge da resoconti dei siti di due media libici tra cui Libya Al-Ahrar.   Nell'attacco avvenuto la scorsa notte nella città a oltre 600 km a sud-est di Tripoli, i terroristi hanno incendiato la sede della Guardia municipale e abitazioni di alcuni poliziotti, precisa il sito della tv Libya Channel.

Il Direttore dell'Ufficio della Guardia municipale che è stato rapito si chiama Moftah Hamid Sasi, precisa il sito citando "fonti concordanti". Il gruppo di fuoco dello Stato islamico "era venuto per liquidare il personale del commissariato di Al Fuqaha, della Guardia municipale e del Consiglio comunale", riferisce sempre Libya Channel. L'attacco è stato avviato tagliando luce e comunicazioni.   The Libya Times riferisce invece che l'attacco è stato portato con 13 mezzi e i morti sono tre, civili. Oltre alla sede della polizia municipale, a fuoco sarebbero andate tre case.

L'aeroporto di Tripoli riapre per i voli notturni
L'aeroporto Mitiga, l'unico in funzione a Tripoli e che era stato chiuso ieri a causa di raid di due aerei delle forze del generale Khalifa Haftar, ha riaperto solo per i voli notturni consentendo l'atterraggio di almeno un aereo di linea. Lo si desume da un annuncio dello scalo e da informazioni di un media panarabo.