Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Libia-fonti-italianeTobruk-mira-solo-creare-tensioni-9fb84464-21db-4294-b703-05055747b4ab.html | rainews/live/ | true
MONDO

Libia, fonti italiane: Tobruk mira solo a creare tensioni

'Governo non riconosciuto, l'unico legittimo è quello di Sarraj'

Condividi
Il sedicente 'governo' di Tobruk guidato da al-Thani non è un'entità riconosciuta dalla comunità internazionale e mira solo a creare tensioni attraverso "strumentalizzazioni" che i media possano montare.

Così fonti italiane vicino al dossier inquadrano all'Ansa la presa di posizione di Tobruk contro la riapertura dell'ambasciata italiana a Tripoli. Gli stessi ambienti sottolineano come l'unica autorità legittima e riconosciuta in Libia sia il Consiglio Presidenziale insediato a Tripoli sotto la guida del premier Fayez al Sarraj, sostenuto dall'Onu.

Già nei giorni scorsi, d'altra parte, le forze presenti a Tobruk hanno cercato di strumentalizzare l'invio della nave San Giorgio della Marina Militare italiana che - inquadrata nell'Operazione Sophia di EunavforMed, e assieme alla nave olandese Rotterdam - ha il compito di addestrare personale della Guardia Costiera libica su richiesta del governo di Tripoli.

Marina Libia: nessuna violazione italiana in acque territoriali
Il portavoce della Marina libica, colonnello Ayub Gassem, ha negato ogni violazione delle acque territoriali libiche da parte di navi italiane, come invece sostenuto dal governo di Tobruk.

Parlando all'agenzia di stampa libica Lana, il portavoce ha dichiarato che le forze navali libiche non hanno registrato alcun movimento non dichiarato da parte della marina italiana nella zona indicata al largo del Golfo di Sirte fino ai confini occidentali del mare libico. "Quello che abbiamo registrato di fatto è stata la presenza della nave italiana 'San Giorgio' che opera nell'ambito della missione Sofia (dell'Unione europea, ndr) che si è avvicinata alla costa libica prima di entrare nelle acque territoriali libiche nell'ambito dell'accordo per l'addestramento tra la marina libica e quella italiana", ha detto il colonnello.

Il portavoce ha quindi precisato che, a causa delle cattive condizioni meteo, la nave è rimasta nelle vicinanze delle acque territoriali libiche e che ne erano stati messi a conoscenza la Marina libica, il ministero della Difesa e il Consiglio presidenziale di Fayez al Sarraj.