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MONDO

Il voto di fiducia è stato rinviato al 29 febbraio

Libia, ancora fumata nera per governo

"Il quorum richiesto (89 membri del Parlamento) non è stato raggiunto e così il presidente della 'camera' ha aggiornato la seduta", ha reso noto il deputato Mohammed al-Abbani. Un altro deputato ha parlato di divergenze tra i deputati sull'ordine del giorno. Intanto l'esercito riconquista la zona portuale di Bengasi

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Dopo oltre due mesi di estenuanti trattative e passi falsi, ancora un nulla di fatto per il governo di riconciliazione nazionale libico. Il Parlamento libico in esilio a Tobruk - l'unico riconosciuto dalla Comunità internazionale - non ha potuto dare la fiducia al governo del premier Fayez al Sarraj per mancanza del numero legale. "Il quorum richiesto (89 membri del Parlamento) non è stato raggiunto e così il presidente della 'camera' ha aggiornato la seduta", ha reso noto il deputato Mohammed al-Abbani. Anche un altro deputato, Ali al-Qaidi, ha confermato il mancato aggiungimento del quorum "e la sessione per il voto è stata aggiornata alla prossima settimana". Un altro deputato, Khalifa al-Daghari, ha parlato di divergenze tra i deputati sull'ordine del giorno. Il voto era atteso in giornata, in un clima di preoccupazione crescente della diplomazia occidentale per l'avanzata dell'Isis nel Paese nordafricano a poche centinaia di chilometri dalle coste italiane. Adesso occorrera' attendere ancora una settimana. 

L'esercito riconquista la zona portuale di Bengasi
L'esercito libico intanto ha ripreso il controllo dei quartieri di Bengasi situati nei pressi del porto, costringendo gli islamisti dello Stato islamico (Isis) e di Ansar al Sharia a ripiegare in tre zone nel Sud-Ovest della città. Stando a quanto riportato da Libya Herald, i militari libici hanno conquistato nelle ultime 48 ore le zone di Buatni, Hawari e
Laithi. 

L'esercito libico ha lanciato sabato scorso una nuova offensiva per riprendere il controllo di Bengasi. Il giorno prima era stato il generale Khalifa Haftar, capo dell'esercito nazionale che fa capo al parlamento di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale, ad annunciare l'avvio della "battaglia finale per la liberazione completa" della seconda città libica. 

Oggi, l'Huffington Post arabo ha riferito della presenza di forze speciali francesi a Bengasi per sostenere Haftar nelle operazioni militari. Già nei giorni scorsi, Faraj Ekeim, capo dell'antiterrorismo libico, aveva scritto sul proprio account Facebook della presenza di "180 soldati francesi nella base di Benina (19 chilometri a Est di Bengasi) e sull'asse per Bouatni", quartiere di Bengasi.

Il 15 febbraio l'annuncio della formazione del nuovo governo di unità nazionale
Il Consiglio presidenziale libico lo scorso 15 febbraio ha annunciato la formazione di un nuovo governo di unità nazionale. La nuova lista è composta da 13 ministri e cinque ministri di Stato, comprese tre donne. Resta al-Mahdi al-Barghathi, che sarebbe al centro di forti divisioni tra le fazioni libiche rivali, il ministro designato della Difesa nella nuova squadra di governo libico proposta nelle ultime ore per l'approvazione della Camera dei Rappresentanti, il Parlamento di Tobruk.

Secondo la lista dei ministri pubblicata da Libya Channel, nessun cambiamento rispetto alla prima squadra di governo bocciata dalla Camera dei Rappresentanti si registra anche al ministero dell'Interno, dove si ritrova il nome di Al-Aref Saleh al-Khoja. Agli Esteri spunta invece il nome di Mohammed Al- Tahar Seyala. Abdulmatlob Ahmed Bufarwa, proposto in precedenza come ministro dell'Economia, è il ministro designato dell'Economia e dell'Industria. Per il dicastero della Giustizia è stato proposto Joumaa Abdullah Aldrissi, per le Finanze Fakher Muftah Bufrana, alla Governance locale è stata confermata la nomina di Baddad Ghanso Masuod.

Ali Galma Mohamed è il nuovo ministro designato del Lavoro, per la Sanità è stato proposto Omar Bashir Al-Tahar, mentre per i Trasporti è stato indicato Milad Mohamed Maatog, alla Pianificazione Al-Taher Al-Hadi Al-Juhaimy e all'Istruzione Mohamed Khalifa Al-Bazzabi. Abdul-Jawad Faraj Al-Obeidi è stato proposto come ministro di Stato per la Riconciliazione nazionale, mentre Muhanad Said Younis come ministro di Stato per le Famiglie dei martiri, i feriti e gli scomparsi e Yusuf Abu-Bakr Jalala come ministro di Stato per gli Sfollati. Le tre donne nella nuova squadra di governo proposta sono: Fadi Mansour Al-Shafie, il ministro designato per gli Affari Sociali, Asma Mustafa Alost, ministro di Stato per gli Affari femminili, e Iman Mohamed Bin Younis ministro di Stato per le Istituzioni.