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MONDO

A rivelarlo il sito del quotidiano arabo Asharaq al Awsat.

Libia, media: "Le armi chimiche di Gheddafi in mano alle milizie"

L'arsenale di Muammar Gheddafi non sarebbe stato completamente distrutto; le armi sarebbero state ora trafugate dalle milizie libiche "per usarle nella guerra contro l'esercito"

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(Ansa)
Allarme armi chimiche in Libia. Gli arsenali segreti di Muammar Gheddafi sarebbero finite nelle mani di milizie libiche, avversarie dell'esercito regolare. A rivelarlo il sito del quotidiano arabo stampato a Londra Asharaq al Awsat.
Le armi, iprite e gas nervino, sarebbero state trafugate dai depositi nel deserto centrale e meridionale della Libia. "Sfortunatamente armi chimiche esistono in luoghi noti alle milizie, le quali ne hanno preso grandi quantitativi per usarle nella loro guerra contro l'esercito" ha raccontato al quotidiano arabo una fonte militare, sotto anonimato.

L'arsenale di Gheddafi
La notizia, però, contrasta con quella della distruzione totale dell'arsenale chimica del Colonello, terminata il 5 febbraio del 2014 come accertarono il direttore generale dell'Organizzazione per la messa al Bando della Armi Chimiche (Opwc), il turco Ahmet Uzumcu, e rappresentati di Usa, Germania e Canada che fornirono assistenza tecnica alla Libia per eliminare i pericolosi gas. Gas eliminati in una zona remota del deserto libico a 640 km a sud-est di Tripoli. Lo stesso Gheddafi aveva iniziato a distruggere il suo arsenale nel 2004, quando temendo di fare la fine di Saddam Hussein, strinse un accordo con Washington per porre fine al suo programma per le armi di distruzioni di massa.

Test delle armi nel deserto
Secondo quanto riferito dalla fonte, fino alla caduta di Gheddafi era stato distrutto solo il 60 per cento dell'arsenale e restava quindi un 40% che sarebbe stato distrutto nei 3 anni successivi. Ma una parte del quantitativo potrebbe essere sfuggito ai tecnici dell'Opwc e il quotidiano si riferisce a questo deposito di armi chimiche, scampate alla distruzione. L'arsenale si troverebbe a Jufrah 600 chilometri a sudest di Tripoli nella valle di Rwagh, controllato dagli islamisti della brigata di Misurata, formazione che insieme alla coalizione dell'Alba libica (Fajr) controlla Tripoli. I miliziani avrebbero inoltre eseguito test delle armi nel deserto, nei pressi di Hun e di Mizda.