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MONDO

Guerra contro jihadisti

Libia: postazioni Isis a Sirte colpite dal mare, 15 morti

In Libia l'Isis via anche dal quartiere 2 di Sirte. Battaglia in mare. Resta emergenza ad Aleppo, ieri una cinquantina i civili uccisi. In Siria ora si punta a Raqqa mentre in Iraq i peshmerga hanno riconquistato 5 villaggi a est di Mosul. 

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In Libia l'Isis è stata respinta anche dal quartiere 2 di Sirte. E la battaglia continua anche in mare per impedire la fuga dei jihadisti sui barconi. Le milizie libiche di Al-Binyan Al-Marsous hanno lanciato attacchi missilistici dal mare contro combattenti dell'Isis che si trovano ancora nei quartieri 1 e 2 nel centro di Sirte: lo ha detto il portavoce delle milizie che conducono l'offensiva per conto del governo di unità nazionale, il generale Mohamed El Ghasri.

Il portavoce ha spiegato che motovedette hanno lanciato 16 missili contro postazioni dell'Isis, aggiungendo che più di 15 combattenti sono stati uccisi nell'operazione.  

Gentiloni: Con ok Camere, favorevole a addestramento militari Tripoli
Il ministro Gentiloni intervistato dal Messaggero si dice favorevole, con il sì delle Camere, ad addestrare agenti e militari di Tripoli: "Siamo pronti a una fase 2 in Libia. Ma sui migranti la Ue ci ascolti". 
 Gentiloni tranquillizza spiegando che "L'attenzione delle forze dell'ordine e dell'intelligence è massima. I controlli di chi arriva con i barconi sono elevati da sempre e in questa fase è giusto lo siano più che mai. Attenzione però a non dare letture sbagliate", ammonisce. "Ricordo come sei mesi fa la narrativa prevalente era noi stiamo vincendo in Siria e in Iraq e come conseguenza Daesh si sta impadronendo della Libia. Forse era una valutazione esagerata e non vorrei che ora che le forze che sostengono il governo libico, appoggiate da droni americani, stanno avendo la meglio si dica arriva il pericolo perché stiamo vincendo in Libia". Il Ministro non nasconde il disappunto per l'atteggiamento dell'Europa: "Penso che a settembre l'Italia sarà costretta ad alzare la voce sul tema migratorio. Torno a vedere una brutta aria. Come se la questione stesse tornando ad essere una questione che interessa i greci e gli italiani".

Siria: resta emergenza ad Aleppo, ora si punta a Raqqa 
Almeno 15 combattenti ribelli siriani e due militari turchi sono morti in un attentato kamikaze su un autobus a Atma, nella regione nord-occidentale siriana di Idlib, alla frontiera con la Turchia. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, aggiungendo che il bilancio potrebbe essere più grave, perchè ci sono 25 feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni.