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MONDO

Serraj si troverebbe in Tunisia

Libia: tensione a Tripoli, scontri a fuoco intorno alla base di Abu Seta

L'Ue ha chiesto al Consiglio presidenziale del governo di riconciliazione nazionale di Tripoli, sostenuto dalle Nazioni unite, di "arrivare a un compromesso per una nuova proposta inclusiva" sul governo di unità

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Scontri a fuoco si sono registrati questa mattina a Tripoli, intorno alla base navale di Abu Seta. Secondo quanto riferisce l'emittente televisiva "al Arabiya", le milizie fedeli all'ex premier Khalifa Ghweil e al Congresso nazionale, che ieri avevano occupato la sede del Consiglio di Stato nel complesso di Qusur al Diafa, questa mattina all'alba hanno ingaggiato una sparatoria con le milizie fedeli al governo di riconciliazione nazionale del premier Fayez al Sarraj. Conflitti a fuoco sono avvenuti anche in altre zone della città con l'uso di armi leggere e razzi e in queste ore si combatte vicino alla sede della sesta brigata nell'area di Zawia al Dahamani, dell'ospedale al Layoun e nella zona di Abu 6.

Il premier del disciolto governo di Salvezza nazionale libico, Ghweil, insieme ad alcuni membri dell'ex Congresso nazionale libico, come il vicepresidente Awad Abdel Sadeq, era entrato nella sede del Consiglio di Stato libico, sorto proprio dalle ceneri del Congresso in base agli accordi di riconciliazione di Skhirat (in Marocco), per annunciare il ripristino delle istituzioni preesistenti. In una conferenza stampa i membri dell'ex governo e Congresso libico avevano proclamato il ritorno in carica di questi organismi, chiedendo a tutti gli impiegati pubblici di fare di nuovo riferimento a loro, come avveniva prima della nascita del governo di riconciliazione nazionale di al Serraj e degli accordi firmati in Marocco lo scorso dicembre. Il governo di unità dopo il tentato golpe di ieri in una nota ha condannato l'azione e ordinato l'arresto dei golpisti. Intanto, non è noto dove si trovi il premier Fayez al Serraj, che secondo alcune fonti sarebbe in Tunisia.

Mogherini: applicare accordo politico per processo democratico inclusivo
"E' vitale che tutti gli interessati lavorino assieme a favore dell'applicazione dell'accordo politico in Libia, per portare a termine un processo democratico in cui tutti nel Paese trovino posto". Lo ha dichiarato l'alta rappresentante per la Politica estera dell'Unione europea, Federica Mogherini, in una nota, dopo che milizie islamiste legate all'ex premier Khalifa Ghwell hanno tentato un colpo di stato, occupando la sede del Consiglio di Stato e altri palazzi. 

"L'uso della forza per raggiungere il potere in Libia può solo portare maggior disordine e una spirale di violenza in cui i cittadini libici saranno le principali vittime", ha affermato Mogherini. L'Ue ha anche chiesto al Consiglio presidenziale del governo di riconciliazione nazionale di Tripoli, sostenuto dalle Nazioni unite e guidato dal premier Fayez al Serraj, di "arrivare velocemente a un compromesso per una nuova proposta inclusiva" sul governo di unità, "che la Camera dei rappresentanti dovrà votare in modo giusto e ordinato".