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MONDO

La precisazione

Libia, da Gentiloni solidarietà al premier Sarraj che dice: "Non è stato un attentato"

Conversazione telefonica tra il ministro degli esteri italiano ed il premier designato della Libia. Secondo le nuove ricostruzioni si sarebbe trattato di contestatori armati

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Un episodio che conferma la assoluta fragilità del quadro di sicurezza in Libia ma non un attentato o un attacco terroristico al premier designato. E' quanto è emerso da un colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il premier designato Al Sarraj, il cui convoglio ieri sera è stato costretto a fermarsi e modificare il tragitto per ragioni di sicurezza.

Il Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni, si legge in una nota della Farnesina, ha confermato stamane al premier designato Al Sarraj il pieno sostegno dell'Italia all'azione del Consiglio Presidenziale libico. Nel corso della telefonata Gentiloni ha anche espresso solidarietà per l'episodio che ha coinvolto ieri Al Sarraj.

Non è stato un attentato
Il premier designato ha circoscritto la portata dell'episodio che lo ha coinvolto dopo la visita a la cittadina di Zleitan colpita dal tragico attentato di due giorni fa. L'insufficiente sicurezza sulla strada tra Zleitan e l'aeroporto di Misurata ha in effetti provocato la modifica e il ritardo del programma del convoglio presidenziale. Ristabilite le condizioni di sicurezza, il convoglio di Al Sarraj ha raggiunto l'aeroporto. Si è trattato dunque di un episodio che conferma la assoluta fragilità del quadro di sicurezza in Libia ma non di un attentato o di un attacco terroristico al Premier designato.    

Il sostegno di Gentiloni
Nel corso del colloquio con Al Sarraj e di quello immediatamente successivo con il Rappresentante Speciale per la Libia del Segretario Generale ONU, Martin Kobler, Gentiloni ha rinnovato il pieno sostegno al percorso deciso nella conferenza di Roma e all'attuazione degli accordi di Skhirat e della Risoluzione n. 2259 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. "Bisogna dar vita quanto prima a un Governo di Accordo Nazionale e concentrarsi sulla comune lotta al terrorismo e sulla ricostruzione e pacificazione del Paese" ha detto il Ministro Gentiloni. "Sono soddisfatto - ha concluso il Ministro - per l'impegno e la determinazione che ho riscontrato anche stamani da parte del premier Al Sarraj e di Martin Kobler".

La ricostruzione e i contestatori armati
Il sito libico "Libya Observer" fornisce un dettagliato resoconto dei problemi di sicurezza che il premier designato libico Fayez al-Sarraj ha incontrato ieri per spostarsi tra Misurata e Zliten vendendosi sbarrare la strada anche verso Tripoli. Il sito parla di "molti manifestanti", anche "armati", contrari alla visita compiuta per esprimere condoglianze per l'attentato da 80 morti rivendicato dall'Isis al centro di addestramento della polizia a Zliten. Il Libya Observer, senza precisare le proprie fonti, riferisce di un "inteso fuoco" che ha costretto il convoglio di Sarraj a ripiegare sul municipio di Zliten in un primo tentativo di ritornare all'aeroporto di Misurata attraverso cui era arrivato in zona. Quando si è sparsa la voce che il premier avrebbe potuto puntare sulla capitale, "Brigate armate" si sono appostate alla porta est di Tajoura, un sobborgo di Tripoli. La partenza dallo scalo di Misurata, dapprima resa impossibile da una chiusura del posto di blocco di Addafniya da parte di "contestatori infuriati", è avvenuta "in sicurezza" solo dopo un "accordo" raggiunto con i manifestanti, precisa il sito citando un portavoce dell'esecutivo in via di formazione.