ITALIA
Licenziato per un selfie con Salvini mentre era "in malattia": accolto il ricorso
Il Tribunale civile di Bologna ha condannato l'azienda a reintegrare il dipendente

Il Tribunale civile di Bologna, sezione lavoro, ha annullato il licenziamento e reintegrato un dipendente di una azienda bolognese di logistica, nonché rappresentante Rsa della Filt Cgil, Cristian Lanzi, 47 anni, che un anno fa era stato allontanato dopo avere partecipato a una manifestazione della Lega a Minerbio (Bologna), durante la quale si era fatto un selfie con il leader Matteo Salvini, mentre era in malattia. La notizia è stata riportata dall'edizione bolognese del Resto del Carlino.
Il giudice ha accolto infatti il ricorso presentato dagli avvocati dell'uomo, Gabriele Cazzara, Francesco Alleva e Ugo Lenzi, stabilendo inoltre di corrispondergli un anno di mensilità, oltre al pagamento di contributi, interessi e spese legali.
Lanzi, dal 2 ottobre 2019 era in malattia fino al 6 dicembre, e il 18 novembre decise di andare a Minerbio, alle 15, per vedere Salvini. Il selfie "incriminato" con il leader del Carroccio venne ripreso, però, da una tv locale e visto dai suoi datori di lavoro. Poi il 22 gennaio 2020 Lanzi venne licenziato.
"Il selfie - spiega all'ANSA uno dei suoi legali, Francesco Alleva - fu scattato alle 16:10, fuori dall'orario di reperibilità che, per i dipendenti privati al pomeriggio va dalle 17 alle 19. Ma, a parte questo, considerando il suo tipo di malattia, era stato lo stesso medico a consigliare al nostro assistito di uscire di casa. Diciamo che visto il suo ruolo come sindacalista, si trattò di un licenziamento di natura politica".
Il legale del 47enne, spiega anche che ora procederà per danni contro la trasmissione di una tv nazionale, che definì Lanzi come un "furbetto" e un "malato immaginario".
Il giudice ha accolto infatti il ricorso presentato dagli avvocati dell'uomo, Gabriele Cazzara, Francesco Alleva e Ugo Lenzi, stabilendo inoltre di corrispondergli un anno di mensilità, oltre al pagamento di contributi, interessi e spese legali.
Lanzi, dal 2 ottobre 2019 era in malattia fino al 6 dicembre, e il 18 novembre decise di andare a Minerbio, alle 15, per vedere Salvini. Il selfie "incriminato" con il leader del Carroccio venne ripreso, però, da una tv locale e visto dai suoi datori di lavoro. Poi il 22 gennaio 2020 Lanzi venne licenziato.
"Il selfie - spiega all'ANSA uno dei suoi legali, Francesco Alleva - fu scattato alle 16:10, fuori dall'orario di reperibilità che, per i dipendenti privati al pomeriggio va dalle 17 alle 19. Ma, a parte questo, considerando il suo tipo di malattia, era stato lo stesso medico a consigliare al nostro assistito di uscire di casa. Diciamo che visto il suo ruolo come sindacalista, si trattò di un licenziamento di natura politica".
Il legale del 47enne, spiega anche che ora procederà per danni contro la trasmissione di una tv nazionale, che definì Lanzi come un "furbetto" e un "malato immaginario".