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ITALIA

Braccio di ferro nel Mediterraneo

Lifeline, dalla nave un tweet per invitare Salvini: "Non abbiamo a bordo carne ma esseri umani"

"Vi invitiamo cordialmente a convincervi che sono le persone che abbiamo salvato dall'affogare. Vieni qui, sei il benvenuto!", scrive la ONG tedesca su twitter.  Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta: in area Sar libica deve agire Tripoli. Matteo Salvini atteso domani in Libia

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Dopo i giorni dell'Aquarius sono ora i giorni della Lifeline. La nave della Ong tedesca da giorni incrocia tra la Libia e Malta, in attesa di un porto europeo che voglia accogliere il suo carico umano di oltre 200 migranti salvati da un naufragio al largo della Libia. 

Le parole rivolte a Salvini: "Non abbiamo a bordo carne ma esseri umani"
Dalla nave Lifeline arriva la risposta al ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini. "Caro @matteosalvinimi, non abbiamo carne a bordo, ma esseri umani" si legge in un tweet. "Vi invitiamo cordialmente a convincervi che sono le persone che abbiamo salvato dall'affogare. Vieni qui, sei il benvenuto!". Ieri, il ministro Salvini aveva twittato: "Certe navi si devono scordare l'Italia, stop al business dell'immigrazione clandestina! La musica e' cambiata, io ce la metto tutta". 

  

Malta contro Toninelli: "Vera disumanità è del'Italia"
Duro attacco del ministro degli Esteri di Malta, Michael Farrugia, contro il ministro delle Infrastrutture italiano, Danilo Toninelli, sul caso Lifeline. Toninelli aveva parlato di "disumanita'" dei maltesi per il rifiuto di far attraccare la nave della ong con oltre 230 migranti a bordo. Farrugia replica oggi su Twitter: "Fino a quando la #Lifeline e' stata nella zona #SAR di Libia e vicino all'Italia (Lampedusa) solo silenzio da parte di @DaniloToninelli. Poi se ne è accorto all'improvviso quando la nave ha attraversato la SAR di #Malta. Perche' non sono stati messi in porto subito dall'Italia come sta chiedendo a #Malta? Questa e' la vera disumanita".





Lo stallo in mezzo al mare
E' stallo totale al momento sul destino di Lifeline, la nave della ong a cui sia il governo italiano che quello maltese hanno chiuso i porti lasciandola in mare con 230 migranti a bordo. La nave "attende una soluzione diplomatica" che le consenta di giungere a un approdo sicuro e "sono in corso negoziati tra diversi Stati", ha detto da Dresda all'agenzia France Presse Axel Steier, portavoce della ong. Oggi dovrebbero giungere da La Valletta, si è limitato ad aggiungere, "coperte, medicinali e cibo" di cui la nave avrebbe bisogno. Tra i migranti soccorsi da Lifeline vi sono 14 donne e quattro bambini.



Ong: documenti Lifeline sono a posto
La ong ha voluto smentire ancora una volta Roma, che, forte di una conferma dei Paesi Bassi,  ha annunciato di aver avviato una inchiesta sulla bandiera battuta dalla nave affermando che non è olandese e ha fatto sapere di volerla sequestrare. "E' tutto legale - ha spiegato Steier - i documenti sono in ordine". Nella notte di mercoledì scorso l'imbarcazione aveva recuperato da un gommone i migranti e ieri aveva partecipato al salvataggio di altre 113 persone che ora si trovano sulla nave mercantile Maersk, battente bandiera danese. La Maersk è giunta in rada a Pozzallo (Ragusa), in attesa del permesso di attracco.

La Guardia costiera italiana alle navi dei soccorsi: coordinarsi con la Libia
Nel caso in cui si verifichi una una richiesta di soccorso nelle acque di Ricerca e soccorso della Libia, le autorità competenti sono quelle libiche e bisogna coordinarsi in primo luogo con loro: è quello che la Guardia costiera italiana scrive in un "messaggio circolare, di carattere tecnico-operativo" per tutte le navi che si trovano in zona libica nel momento in cui si verifica l'emergenza. 

Trenta: in area Sar libica deve agire la Libia
Se l'emergenza, con il gommone dei migranti in difficoltà, avviene in area di ricerca e soccorso libica è la Libia che deve intervenire, spiega il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, intervistata su Sky TG24. Il governo italiano è pronto a fornire ulteriori mezzi alla Guardia costiera libica, aggiunge.  "Bisogna vedere bene - ha affermato il ministro - di quale tratta di mare parliamo. Perché se noi parliamo della tratta di mare che è vicina alla Libia, che è stata delimitata e che noi chiamiamo area Sar, l'area di search and rescue, in quell'area è competente la Guardia Costiera libica, che tra l'altro è stata formata dalla nostra Guardia Costiera per svolgere questo compito ed ha tutte le capacità in questo momento anche i mezzi per poterlo fare. Noi come Governo siamo disponibili e stiamo individuando anche la possibilità di donare altri mezzi, altro equipaggiamento per potenziare l'attività della Guardia Costiera libica, perché quello che è importante è che i libici siano in grado di controllare il proprio territorio e noi questo lo stiamo facendo, abbiamo tutta l'intenzione di rafforzarli in questa azione". "Quindi - ha concluso - nel momento in cui la nave in difficoltà si trova nelle acque libiche, qui non c'è niente di nuovo, sono i libici che devono intervenire".

Salvini atteso in Libia lunedì 
Per affrontare la questione migranti, il ministro dell'Interno Matteo Salvini sarà lunedì in Libia. E' quanto si apprende da fonti governative. La partenza del vicepremier per Tripoli - viene riferito - avverrà lunedi mattina. Dopo gli incontri e il rientro di Salvini si terrà una conferenza stampa al Viminale. Lo staff del ministro ha precisato, in una comunicazione ai cronisti che abitualmente seguono il vicepremier che non sarebbe stato possibile seguirlo in missione. 

Il vicepremier: navi Ong si scordino di raggiungere l'Italia
 "Certe navi si devono scordare l'Italia, stop al business dell'immigrazione clandestina! La musica è cambiata, io ce la metto tutta", scrive su Twitter il ministro dell'Interno, rilanciando un servizio giornalistico sull'emergenza migranti. 

L'intervento del premier maltese 
La "Lifeline ha violato le regole ignorando le direttive italiane nell'area di ricerca e soccorso davanti alla Libia. Dovrebbe spostarsi dalla sua posizione verso la sua destinazione originaria per prevenire escalation. Nonostante non abbia alcuna responsabilità Malta ha consegnato forniture umanitarie e le forze armate hanno soccorso una persona", scrive il premier maltese Joseph Muscat su Twitter. 


Le accuse dell'Italia
L'Italia ha accusato Lifeline di aver soccorso i migranti senza attendere le indicazioni della Guardia Costiera italiana; di essere irresponsabili perché la nave ha una capacità  massima di 50 persone e che la Lifeline è "probabilmente fuorilegge": il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, ha ricordato che la nave porta bandiera olandese nonostante il governo dell'Aja abbia assicurato che non ha il permesso. L'organizzazione ha risposto mostrando, su Twitter, i documenti che provano che l'imbarcazione è effettivamente registrata in Olanda, con data 19 settembre 2017 e con validità fino al 2019.  Lifeline ora si trova al largo di Malta per cui il governo ha chiesto a La Valletta di farsene carico. Dopo che il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, aveva avvertito che non consentirà più ad alcuna imbarcazione di ong di arrivare in un porto italiano, Toninelli ha chiesto a Malta che apra i suoi porti. Ma Malta ritiene che non può essere "responsabile dell'irresponsabilita'" di una barca che naviga sovraccarica, ha aggiunto che dell'imbarcazione deve farsi carico il Paese di cui porta la bandiera, in questo caso l'Olanda, e che pertanto La Valletta si limitera' a "controllare" e "fornire assistenza in casi di urgenze sanitarie e se necessario".

Soccorse donne a bimbe a bordo della Maersk, ferma davanti a Pozzallo
Operazione di soccorso a bordo della nave cargo Alexander Maersk, battente bandiera danese, che si trova a tre miglia dal porto di Pozzallo ed aspetta di essere autorizzata per attraccare. Una motovedetta della Guardia costiera con a bordo il medico marittimo Vincenzo Morello ha raggiunto il cargo e ha prelevato una donna del Sudan all'ottavo mese di gravidanza insieme alla figlia di pochi anni, nonché una bimba di 8 anni disidratata accompagnata dalla mamma e da un'altra figlia. Non sono segnalate altre emergenze sanitarie sulla nave. Secondo quanto si è appreso la Maersk è stata rifornita di viveri e di beni di prima necessità in attesa di ricevere l'autorizzazione a entrare nel porto. A bordo ci sono tra 110 e 120 migranti soccorsi dalla ong tedesca Lifeline. Secondo la ong i migranti soccorsi dalla Maersk sono stati almeno per 30 ore a bordo del gommone con il quale sono partiti dalla Libia.