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MONDO

Braccio di ferro nel Mediterraneo

Lifeline, si delinea "soluzione europea". Portavoce del governo francese: "Sbarco a Malta"

Finora né in Italia né in alcun altro porto europeo la nave della Ong aveva trovato accoglienza. L'imbarcazione ha passato un'altra notte in mare senza sapere dove approdare. "E' una nave fuorilegge - sono le lapidarie parole di Matteo Salvini - e non sarà un porto italiano ad accoglierla"

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Dopo giorni di incertezza possibile svolta nella tormentata vicenda della Lifeline. Complice anche il peggioramento delle condizioni meteo la nave della Ong tedesca ha sempre più urgente bisogno di assistenza e la soluzione potrebbe essere "creativa", in un nuovo spirito europeo.

La soluzione "europea": Malta
Una "soluzione europea sembra emergere" per la nave Lifeline bloccata nel Mediterraneo con 234 migranti a bordo, con un possibile sbarco a Malta. Lo ha dichiarato il portavoce del governo francese Benjamin Griveaux. "Nel momento in cui vi parlo, una soluzione europea sembra delinearsi - ha spiegato a radio Rtl - si tratta di uno sbarco a Malta".

Malta: "Non abbiamo ancora deciso di accogliere Lifeline"
Malta però fa sapere di non aver ancora preso la decisione di accogliere la nave Lifeline con oltre 230 migranti a bordo. Lo afferma  un portavoce del governo de La Valletta secondo quanto riferito da Malta Today dopo l'annuncio del portavoce del governo francese che ha evocato un possibile sbarco sull'isola della Lifeline. Lo stesso Malta Today riferisce di colloqui in corso fra il presidente francese Emmanuel Macron (oggi in visita in Vaticano) e il premier maltese Joseph Muscat.



Sono "almeno 5-6 i paesi che sarebbero disponibili a ricevere" i migranti della Lifeline. Tra questi, Italia Francia, Spagna e Malta. L'accordo, verso il quale "ci sono passi avanti", sarebbe per ora limitato a questo singolo episodio, ma sarebbero in corso ulteriori trattative per il breve-medio termine. Lo indicano fonti vicine al premier maltese Muscat specificando il contesto del negoziato condotto dallo stesso Muscat col sostegno di Tusk e Juncker, cui ha fatto riferimento il governo maltese annunciando l'apertura dell'indagine preliminare sul capitano della Lifeline.


Commissione Ue: "Seguiamo da vicino vicenda"
Seguiamo il caso" della nave Lifeline "da vicino, il premier Muscat ha fatto una dichiarazione, il presidente Tusk, il presidente Juncker e Muscat stanno lavorando in piena collaborazione per trovare una soluzione per le persone a bordo della Lifeline e trovare un porto dove possano sbarcare". Lo ha detto una portavoce della Commissione europea. 

Malta: "Inchiesta sul comandante della Lifeline"
Malta annuncia inoltre l'apertura di "un'inchiesta sul capitano della Lifeline che ha ignorato le istruzioni delle autorita' italiane date in accordo alle leggi internazionali". Ed allo stesso tempo - si legge in un comunicato del gabinetto del premier Joseph Muscat - esorta "gli Stati volenterosi a proseguire la condivisione di responsabilita' per evitare un'escalation della crisi umanitaria".  



Ad Aquarius negato ingresso in acque maltesi
Alla nave Aquarius della ong Sos Mediterranee, con un team di Medici senza frontiere a bordo, è stato negato l'ingresso nelle acque territoriali maltesi e nel porto della Valletta per il rifornimento ed il cambio di equipaggio. Lo fa sapere la stessa organizzazione osservando che "nessuna spiegazione ci  stata fornita".   La nave si sta dirigendo verso Marsiglia, nel sud della Francia, dopo il rifiuto di Malta a uno sbarco sulle sue coste per uno scalo tecnico. 

Porti finora chiusi
Finora né in Italia né in alcun altro porto europeo la nave della Ong aveva trovato accoglienza. L'imbarcazione ha passato un'altra notte in mare senza sapere dove approdare. "E' una nave fuorilegge - sono le lapidarie parole di Matteo Salvini - e non sarà un porto italiano ad accoglierla". 

L'altro vicepremier, però, non aveva escluso questa possibilità. "Se Spagna, Francia o Malta non aprono i porti alla nave, la farà entrare l'Italia - dice Luigi di Maio - ma poi sarà "sequestrata". Ha una "bandiera falsa e ha fatto una cosa scorretta, opponendosi al salvataggio della Guardia Costiera libica", aggiunge il leader politico del M5s. "Una cosa sono i salvataggi in mare, altra è il traghettamento".

La situazione della Lifeline sta rischiando di deteriorarsi ulteriormente anche a causa del peggioramento delle condizioni meteo e di vento e pioggia che già ieri hanno imperversato sulla nave costringendo l'equipaggio a cambiare i piani. Ieri Alex Steier, un rappresentante della Ong tedesca, aveva annunciato da Dresda la volontà di chiedere accoglienza a Parigi. Ma poi ha dovuto far retromarcia proprio a causa del maltempo: "l'opzione Francia resta possibile ma a causa delle condizioni meteo non sarà né oggi, né domani".