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Lo strano appello della Norvegia: "Date biciclette ai migranti". E la Russia se la ride

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Singolare iniziativa delle autorità norvegesi, che hanno lanciato un appello alla popolazione chiedendo di regalare le biciclette vecchie o inutilizzabili per poter rimandare indietro gli immigrati arrivati dalla Russia.

Il problema è che tra Russia e Norvegia esiste un accordo in base al quale è vietato l’attraversamento a piedi del confine tra i due Stati. L'ingresso, infatti, è consentito solo un mezzo di locomozione, e quello più economico è appunto una bici. Alla fine dello scorso novembre più di 5mila tra immigrati e profughi, provenienti per lo più dal Medio Oriente, avevano attraversato il confine russo, diretti in Norvegia, in bicicletta. Una volta giunti a destinazione, i migranti, sentendosi al sicuro, avevano abbandonato le bici, che misteriosamente sono scomparse subito dopo. 

Le autorità norvegesi, proprio di recente, hanno reso più severa la loro politica di accoglienza e finora hanno già respinto oltre mille domande d’asilo. Per questo l'arrivo di oltre 5mila immigrati tutti insieme è insostenibile. Anche perché le autorità ritengono che i profughi non siano entrati nel loro territorio da una zona di guerra, ma da un paese terzo (la Russia appunto) considerato tranquillo. I russi, dal canto loro, rispondono che, poiché gli immigrati sono partiti dal loro Paese con le bici, qualora dovessero essere riammessi, dovrebbero tornare sempre con un mezzo, possibilmente in bici. A causa della mancanza di mezzi, però, la procedura di espulsione si è bloccata. Intanto le disperate guardie di frontiera norvegesi trattano con i loro colleghi russi per cercare di convincerli a riammettere i migranti anche appiedati.