MONDO
Il conflitto nel conflitto
Sinagoghe e negozi in fiamme a Lod. "E' stato un pogrom", dice il presidente Israeliano Rivlin
Durissimo il capo dello stato che accusa "una folla di arabi assetati di sangue e esaltati". Decine di arresti, proclamato lo stato d'emergenza Netanyahu: "Useremo il pugno di ferro se necessario", Stanotte scatta il coprifuoco
Quello che sta succedendo a Lod – città di poco più di 60mila abitanti nel centro di Israele – non ha precedenti nella storia recente della pur tormentata vicenda mediorientale. Il presidente israeliano Reuven Rivlin parla apertamente di "pogrom di Lod” e accusa "una folla di arabi assetati di sangue e esaltati". "Sono scene - ha attaccato- imperdonabili". E stanotte scatta il coprifuoco.
I fatti e la "notte dei cristalli"
La polizia ha detto di aver arrestato 151 persone per gli incidenti da parte di dimostranti arabi avvenuti la notte scorsa nel centro di Israele. I maggiori scontri si sono avuti soprattutto a Lod, a Ramle, ad Acco (S.Giovanni d'Acri) e Jisr el Zarka. A Lod il sindaco ha parlato di 'Notte dei Cristalli' contro ebrei del posto evocando i pogrom nazisti della Germania del 1938. Secondo i media, sono stati date alle fiamme sinagoghe e negozi.
Il bilancio di una "guerra civile"
A Lod i feriti in scontri e disordini sono stati almeno 12. Il sindaco Revivo ha descritto la situazione come "una guerra civile", aggiungendo che "e' scoppiata l'intifada" e che "bisogna mandare l'esercito". A Lod, secondo fonti di stampa concordanti, un uomo di 52 anni e la sua figlia di 16 sono rimasti uccisi a seguito dell'esplosione di un razzo caduto nel cortile di casa.
La scintilla
I disordini in citta' erano iniziati durante il funerale di uomo, arabo, che sarebbe stato ucciso la notte precedente da un assalitore ebreo. Fonti concordanti hanno riferito di sinagoghe e negozi dati alle fiamme. Secondo il quotidiano Times of Israel, lo stato di emergenza e' stato imposto su ordine del primo ministro Benjamin Netanyahu e rappresenta il primo provvedimento del genere adottato a seguito di disordini che coinvolgono una comunita' araba nel Paese dal 1966. Verso Lod starebbero ora convergendo reparti militari gia' dispiegati in Cisgiordania, nei Territori palestinesi occupati.
Netanyahu: "Useremo il pugno di ferro se necessario"
"Restituiremo governabilità e ordine alle città di Israele", ha detto da parte sua il premier Benyamin Netanyahu riferendosi a Lod come a "un fronte interno". "Abbiamo preso decisioni di inviare altre forze e se sarà necessario useremo il pugno di ferro. I leader arabi – ha aggiunto - devono condannare questi episodi".
L'appello dei deputati arabi della Knesset
Diversi deputati arabi della Knesset in queste ore stanno lanciando appelli alla calma, dopo le violenze avvenute nella notte da parte delle comunità arabe. Esawi Freige, di Meretz, su Twitter ha scritto che "l'anarchia nelle strade minaccia la nostra esistenza come comunità" e che "come leader pubblici abbiamo una missione: agire per calmare le tensioni, comprendere arabi ed ebrei come una cosa sola, che siamo vicini e non nemici. Per favore, cessate le violenze", conclude il suo appello. Il presidente della Lista araba unita, Mansour Abbas, ha invece scritto che "le proteste nella comunità araba si stanno sviluppando nella direzione più pericolosa, e le violente proteste popolari sono sfociate in violenza e nello scontro frontale". Abbas ha lanciato quindi un appello affinché "tutti agiscano in modo responsabile e disciplinato e seguano la legge". Il presidente della Lista unita, Aymen Odeh, ha invece condannato gli "attacchi contro i civili innocenti".
Dopo le violenze, stanotte coprifuoco
Con un provvedimento senza precedenti in territorio israeliano, la polizia ha annunciato alla popolazione di Lod che stanotte imporrà un coprifuoco totale dalle ore 20 (le 19 in Italia) alle 4 di domani.
I fatti e la "notte dei cristalli"
La polizia ha detto di aver arrestato 151 persone per gli incidenti da parte di dimostranti arabi avvenuti la notte scorsa nel centro di Israele. I maggiori scontri si sono avuti soprattutto a Lod, a Ramle, ad Acco (S.Giovanni d'Acri) e Jisr el Zarka. A Lod il sindaco ha parlato di 'Notte dei Cristalli' contro ebrei del posto evocando i pogrom nazisti della Germania del 1938. Secondo i media, sono stati date alle fiamme sinagoghe e negozi.
Il bilancio di una "guerra civile"
A Lod i feriti in scontri e disordini sono stati almeno 12. Il sindaco Revivo ha descritto la situazione come "una guerra civile", aggiungendo che "e' scoppiata l'intifada" e che "bisogna mandare l'esercito". A Lod, secondo fonti di stampa concordanti, un uomo di 52 anni e la sua figlia di 16 sono rimasti uccisi a seguito dell'esplosione di un razzo caduto nel cortile di casa.
La scintilla
I disordini in citta' erano iniziati durante il funerale di uomo, arabo, che sarebbe stato ucciso la notte precedente da un assalitore ebreo. Fonti concordanti hanno riferito di sinagoghe e negozi dati alle fiamme. Secondo il quotidiano Times of Israel, lo stato di emergenza e' stato imposto su ordine del primo ministro Benjamin Netanyahu e rappresenta il primo provvedimento del genere adottato a seguito di disordini che coinvolgono una comunita' araba nel Paese dal 1966. Verso Lod starebbero ora convergendo reparti militari gia' dispiegati in Cisgiordania, nei Territori palestinesi occupati.
Netanyahu: "Useremo il pugno di ferro se necessario"
"Restituiremo governabilità e ordine alle città di Israele", ha detto da parte sua il premier Benyamin Netanyahu riferendosi a Lod come a "un fronte interno". "Abbiamo preso decisioni di inviare altre forze e se sarà necessario useremo il pugno di ferro. I leader arabi – ha aggiunto - devono condannare questi episodi".
L'appello dei deputati arabi della Knesset
Diversi deputati arabi della Knesset in queste ore stanno lanciando appelli alla calma, dopo le violenze avvenute nella notte da parte delle comunità arabe. Esawi Freige, di Meretz, su Twitter ha scritto che "l'anarchia nelle strade minaccia la nostra esistenza come comunità" e che "come leader pubblici abbiamo una missione: agire per calmare le tensioni, comprendere arabi ed ebrei come una cosa sola, che siamo vicini e non nemici. Per favore, cessate le violenze", conclude il suo appello. Il presidente della Lista araba unita, Mansour Abbas, ha invece scritto che "le proteste nella comunità araba si stanno sviluppando nella direzione più pericolosa, e le violente proteste popolari sono sfociate in violenza e nello scontro frontale". Abbas ha lanciato quindi un appello affinché "tutti agiscano in modo responsabile e disciplinato e seguano la legge". Il presidente della Lista unita, Aymen Odeh, ha invece condannato gli "attacchi contro i civili innocenti".
Dopo le violenze, stanotte coprifuoco
Con un provvedimento senza precedenti in territorio israeliano, la polizia ha annunciato alla popolazione di Lod che stanotte imporrà un coprifuoco totale dalle ore 20 (le 19 in Italia) alle 4 di domani.