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ITALIA

La polemica

Lodi, mense scolastiche precluse a bimbi stranieri. Bussetti: troveremo soluzione

Secondo il nuovo regolamento chi vuole accedere alle agevolazioni tariffarie deve presentare la documentazione Isee. Il problema, però, è che agli stranieri viene richiesto in aggiunta un documento del proprio paese d'origine che attesti che non possiedono nulla e che deve essere tradotto in italiano. Molti, a causa della difficoltà di reperire un documento del genere, rinunciano

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Divampa la polemica sul caso delle mense scolastiche di Lodi 'precluse' a oltre 300 famiglie extracomunitarie. La questione nasce con il nuovo regolamento, approvato dal Comune a guida Lega, che disciplina i servizi scolastici come mensa e scuolabus. Chi vuole accedere alle agevolazioni tariffarie, infatti, deve presentare la documentazione Isee. Il problema, però, è che agli stranieri viene richiesto in aggiunta un documento del proprio paese d'origine che attesti che non possiedono nulla e che deve essere tradotto in italiano. Molti, a causa della difficoltà di reperire un documento del genere, rinunciano. Ma questo significa automaticamente passare nello scaglione più alto, che molti extracomunitari non riescono a pagare. E questo significa rinunciare al servizio della mensa e dello scuolabus. Il Comune di Lodi l'ha definita una norma 'antifurbetti', ma dal Pd e dalla Curia sono partite le prime bordate. 

"Sono certo che si troveranno le giuste soluzioni - ha detto all'Ansa il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti - che tengano insieme i diritti dei bambini e i doveri delle famiglie di rispettare le modalità di accesso ai servizi. Sono pronto a incontrare il sindaco, se necessario, per affrontare insieme a lei la questione. Sono sicuro che il primo cittadino di Lodi conosce bene la propria realtà".

"Non devono esserci furbetti: tutti devono pagare, tutti devono essere trattati alla stessa maniera", dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Il fatto che qualcuno, certamente non i bambini ma i genitori, che potrebbe pagare ritiene di non doverlo fare, rappresenta un insulto a genitori italiani e stranieri, che invece pagano quello che devono", ha aggiunto Salvini. "Quindi fa bene qualunque sindaco, e l'hanno fatto anche quelli di sinistra - ha concluson - a chiedere che non ci siano genitori furbi e altri meno furbi".

"Le lacrime e l'incredulità dei bambini della scuola di Lodi lasciati fuori dalla mensa scolastica e separati dai loro compagni hanno rattristato tutta Italia. Escludere dalla mensa con un'ordinanza del sindaco bambini nati qui da famiglie straniere con i documenti in regola sembra la risposta sbagliata a un problema serio". Così Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputato di Forza Italia, in una nota.

"La Lega a Lodi vieta in pratica a 200 bambini, perché stranieri, di mangiare alla mensa scolastica e di usare lo scuolabus. Questa è una nuova apartheid. Dove si creano nuove comunità civili e integrate se non nelle nostre scuole?",  ha scritto su twitter Dario Nardella, sindaco di Firenze.