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MONDO

Gran Bretagna

Londra: inferno nel grattacielo, almeno 12 morti. Due italiani tra i dispersi

Nell'edificio abitavano circa 500 persone. Secondo fonti della Farnesina, vi sono due italiani tra i dispersi. Secondo altre fonti si tratta di due giovani veneti: una ragazza di Camposampiero, Gloria Trevisan, e il fidanzato, Marco Gottardi, di S.Stino di Livenza. Il padre di Gottardi: "Al telefono con Marco fino all'ultimo istante"

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L'incendio che ha devastato un grattacielo di edilizia popolare di 24 piani a Londra stanotte ha causato almeno 12 morti e 69 feriti, di cui alcuni in condizioni critiche, mentre i dispersi sono ancora numerosi.

Due italiani fra i dispersi
Secondo fonti della Farnesina, vi sono due italiani tra i dispersi. Altre fonti affermano che si tratta di due giovani veneti: una ragazza di Camposampiero, Gloria Trevisan, e il fidanzato, Marco Gottardi, di S.Stino di Livenza. La notizia arriva da Pamela Pizziolo, cugina di Gottardi che su Facebook posta una foto sorridente dei due e chiede notizie. "Ci sono ancora molte persone che mancano all'appello", ha ribadito il sindaco Khan. I vigili del fuoco ritengono vi siano ancora persone all'interno della Grenfell Tower. 



La drammatica testimonianza del padre di Gottardi
"Stamattina io e mia moglie dovevamo partire per una breve vacanza. Alle 3.45 mi ha chiamato la madre di Gloria per dirmi che la figlia l'aveva contattata spiegandole che c'era questo incendio nel grattacielo dove i ragazzi vivevano", dice Giannino Gottardi, padre di Marco. "Ci siamo subito messi in contatto con Marco, che minimizzava l'accaduto. Penso facesse così per tranquillizzare Gloria e anche mia moglie". "Ci sono state una serie di telefonate convulse, nelle quali - sottolinea - continuava a garantirci che i soccorsi stavano arrivando e che la situazione si poteva
risolvere".  "Alle 4.07 - conclude - c'è stato l'ultimo drammatico contatto nel quale ci ha informati che il loro appartamento era invaso dal fumo e che la situazione diventava di emergenza. Da quell'istante non abbiamo avuto più alcun contatto e il telefono non era più raggiungibile". L'uomo racconta poi che il figlio e la ragazza "erano a Londra dai primi di marzo. Si erano conosciuti alla facoltà di Architettura, poi avevano deciso di trasferirsi per perfezionare la lingua. Lavoravano in due studi di architetti diversi. Era tutto bello, vivevano in un bell'appartamento dove siamo anche andati a trovarli. Si volevano bene...", spiega.

"Nella torre due famiglie di italiani"
"C'erano degli italiani che vivevano nella torre". Lo afferma Beatrice Antonini dell'agenzia immobiliare Real Estate Genius ai microfoni di Radio 24. "Nella torre abbiamo cinque appartamenti affittati e alcuni clienti sono italiani", in particolare sono "due famiglie italiane con bambini. Al momento non abbiamo saputo niente di loro". A Radio 24 Antonini sottolinea: "Non sappiamo cosa sia successo e mi sto recando sul posto per avere maggiori informazioni e sapere se i miei clienti stanno bene".

La dinamica
Mentre infuria la polemica sulla gestione dell'immobile, che ospita 120 appartamenti, ecco cosa si sa della tragedia finora: i vigili del fuoco sono stati chiamati alle 00:54 di Londra (l'1:54 italiana) per un incendio in un torre di appartamenti residenziali nel quartiere di Kensington, ovest di Londra, e sono arrivati sul posto sei minuti dopo.

Più di 40 autobotti e 200 pompieri sono stati mobilitati per tentare di spegnere le fiamme che si sono propagate rapidamente e hanno devastato l'edificio dal secondo all'ultimo piano. I vigili del fuoco sono riuscita a salire "fino al ventesimo piano" e "sono riusciti a evacuare un gran numero di residenti", ha dichiarato Dany Cotton, la numero uno dei pompieri di Londra. "In 29 anni di carriera, non ho mai visto nulla di simile" ha aggiunto, spiegando che le cause dell'incendio non sono ancora note.

I feriti ricoverati in 6 ospedali
Una ventina di ambulanze è stata inviata sul posto per trasportare i feriti verso sei ospedali londinesi, dove sono stati assistiti da oltre cento medici. Un cordone di sicurezza è stato allestito attorno all'immobile, una trentina di abitazioni nelle immediate vicinanze sono state evacuate e la vicina autostrada è stata chiusa. Le squadre specializzate di pompieri hanno escluso il rischio di crollo della torre. "Il bilancio rischia a diventare più pesante dopo un'operazione di ricerca che si preannuncia complessa" e durerà vari giorni, ha detto il comandante della Metropolitan Police Stuart Cundy.

Le associazioni locali Rugby Portobello Trust e Harrow Centre, oltre ad alcune parrocchie, si sono mobilitate per accogliere gli sfollati, mentre i club di calcio professionistici del Fulham e del Queens Park Rangers hanno proposto un sostegno materiale e finanziario.

Grattacielo costruito negli anni '70. In corso ristrutturazione
Il grattacielo Grenfell Tower è stato costruito nel 1974. Si trova nel quartiere di North Kensigton, nell'ovest della capitale. Ospita 120 alloggi ripartiti su 24 piani. La torre, da cui si alza ancora una colonna di fumo nel pomeriggio, è completamente calcinata. L'immobile è di proprietà del municipio di Kensington e Chelsea ed è gestito dalla Kensington and Chelsea Tenant Management Organisation, la struttura che amministra tutti gli alloggi popolari del quartiere londinese. A maggio 2016 si era conclusa un'opera di ristrutturazione da 8,6 milioni di sterline (9,8 milioni di euro). L'impresa Rydon, incaricata dei lavori, ha garantito che la ristrutturazione "risponde a tutte le esigenze in termini di normativa antincendio, sicurezza e costruzione". Ma il comitato di quatiere aveva da tempo denunciato la mancanza di sicurezza "che solo una catastrofe potrà dimostrare".  L'inchiesta servirà per capire se e quale impatto abbiano avuto sulla sicurezza i lavori di risistemazione condotti sull'edificio, in particolare la pericolosità dei rivestimenti di materiale plastico.