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POLITICA

L'intervista

Lorenzin: "Senza investimenti fine della sanità per tutti. Su Ebola nessun pericolo ma siamo pronti"

Intervista del ministro al Messaggero che dice: "Spero che il Parlamento possa varare la legge sull'eterologa entro dicembre". "Stamina non è una cura, errore portarla a Brescia"

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Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin
"Dopo 25 miliardi di tagli compiuti negli ultimi anni, senza una strategia alternativa, i cittadini, almeno quelli che se lo potranno permettere, dovranno farsi un'assicurazione sanitaria". E' un vero e proprio allarme quello che lancia la ministra Beatrice Lorenzin in un'intervista al Messaggero. "Se sulla Sanità dovessero piovere nuovi tagli - spiega -, gli italiani dovrebbero rinunciare nel medio periodo al sistema sanitario come lo conosciamo oggi".

Sull'epidemia di Ebola, spiega il ministro, "non vedo pericoli ma stiamo attrezzando strutture per accorgliere operatori infettati".

Nell'intervista poi parole anche per il controverso metodo Stamina, "non è una cura"; e per la fecondazione eterologa, "le Regioni si daranno delle linee guida ma serve legge nazionale" al più presto.

Sanità pubblica a rischio
"Da quando sono stata nominata ministro si parla di tagli (nella sanità ndr), ma sinora non ne sono stati fatti. Si sono fatte invece le riforme - spiega la Lorenzin -. Abbiamo approvato il il Patto della Salute che è una riforma a tappe e per obiettivi che mira all'efficientamento del sistema". Efficientamento quindi risparmi, ma risparmi che vanno reinvestiti nel settore e non destinate ad altro avverte la Lorenzin, pena il rischio di far saltare il sistema e l'assistenza gratuita (o quasi) per tutti. "Il recupero di risorse - continua il ministro - avviene man mano che la riforma si implementa e sono le risorse necessarie per tenere in piedi la sanità italiana così come la conosciamo adesso. E cioè dare assistenza - conclude la Lorenzin - ai cittadini in modo adeguato e dignitoso".

Ebola
"In Italia non vedo rischi - rassicura il ministro -. Il virus si trasmette solo per contatto diretto con fluidi corporei e i controlli nei porti e negli aeroporti sono capillari. Allo Spallanzani di Roma l'Oms ha chiesto di preparare i protocolli per ospitare operatori malati, in quanto siamo gli unici ad avere strutture e know how all'altezza".

Fecondanzione eterologa
"Le Regioni si vedranno per stabilire linee comuni da adottare in attesa della legge. Credo sia un'iniziativa saggia per evitare situazioni di totale disparità. Ciò non toglie - avverte la Lorenzin - che per garantire sicurezza e gratuità serva la legge primaria per avere la tracciabilità dei gameti nel rispetto della privacy, la creazione di un registro nazionale e il recepimento delle direttive europee per adottare le procedure di controllo per lo screening dei donatori. Spero - conclude il ministro - che il Parlamento possa varare la legge entro dicembre".

Stamina
"Ricordiamo che quelle di Stamina non sono cure. Non è un protocollo verificato e neppure una cura palliativa. E' stato un gande errore - ammette il ministro - far entrare la sperimentazione a Brescia".