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ITALIA

Tutta la Toscana in lutto

I funerali di Luana, vescovo: "Morti sul lavoro litania che deve arrestarsi, ce ne chiedono conto"

L'ultimo saluto alla giovane operaia stritolata da un macchinario tessile in un'azienda di Montemurlo una settimana fa. L'ex maestra la ricorda: "Una scricciolina, minuta, esile..."

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Bandiere a mezz'asta, saracinesche abbassate e un minuto di silenzio negli uffici pubblici in memoria di Luana D'Orazio. La Toscana si 'veste' a lutto per l'ultimo saluto alla giovane operaia 22enne stritolata da un macchinario tessile in un'azienda di Montemurlo, nel Pratese, una settimana fa.

"Ho voluto il lutto regionale, quando alle 15 inizierà la messa in suo ricordo nel suo luogo natale, spero che tutti i toscani dedichino a lei il loro pensiero" dice il governatore, Eugenio Giani. "Spero che questo pensiero si accompagni al pensiero per tutti coloro che se ne sono andati per incidenti sul lavoro, con l'obiettivo delle istituzioni di fare di tutto, creare tutte le condizioni perché non avvenga più" sottolinea, perché "chi va al lavoro deve andarci con la tranquillità psicologica di sapere che ci sono tutte le garanzie perché lo possa esercitare con sicurezza".

Il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, il presidente del Consiglio comunale, alcuni assessori e consiglieri comunali sono usciti in piazza del Comune per ricordare lei e tutte le vittime del lavoro. Bandiere comunali e Gonfalone listati a lutto.

"E' come se tutta la Toscana fosse stata qui oggi, l'ho sentito nella commozione, nella partecipazione della gente e nel volto solare di questa giovane donna. In questa cerimonia vedo una Toscana fatta di semplicità ma di autenticità, di grandi valori che non può essere lasciata sola" dice poi Giani al termine del funerale. "La sensazione che ho avuto parlando con i genitori è di una straordinaria famiglia, espressiva di valori con una umanità e una compostezza senza fine nell'accompagnare nell'ultimo saluto la piccola Luana". Il presidente ribadisce l'impegno della Regione a sostegno della famiglia: "Come regione saremo vicini con concretezza, pensando a Luana e alle tante centinaia di persone che, come lei, con i loro sogni e le loro aspettative, perdono la vita per un incidente sul lavoro che non può esistere e che diventerà per noi istituzioni il primo obiettivo da raggiungere affinché non accada più".

Il funerale si tiene nella chiesa del Cristo Risorto Spedalino Asnelli di Agliana, nel Pistoiese, dove Luana viveva con la sua famiglia e il figlio di 5 anni. Un lungo applauso rompe il silenzio e accompagna l'ingresso del feretro in chiesa. A celebrare la cerimonia è il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli.

"E' una lunga, lunghissima litania quella dei morti sul lavoro. E' una litania che si allunga ogni giorno senza arrestarsi. Due, tre vittime al giorno. Qualcosa di inaudito. Di inaccettabile. Ora siamo qui attorno al corpo straziato di Luana. La sua storia ha commosso l'intero paese. Ma il suo corpo straziato e' qui a nome di tutti gli altri corpi straziati ogni giorno sui luoghi di lavoro" dice Tardelli, durante l'omelia. "Viviamo purtroppo in un mondo in balia delle emozioni che si accendono e si spengono in un attimo; in un mondo che vive sull'onda dell'immediato, condizionato spesso dai mezzi di comunicazione. E tutti siamo subito distratti da mille altre cose, che facilmente finiscono per giustificare la nostra inerzia".

La chiesa si trova proprio davanti all'istituto comprensivo Don Milani, che Luana ha frequentato. Davanti ai cancelli un cartello affisso dal personale del plesso con la scritta: "La tua scuola ti saluta, ciao Luana".

Per Tardelli, "è necessario un cambiamento culturale che anche questa triste pandemia ci dovrebbe aiutare a fare, quando abbiamo sperimentato l'importanza di prendersi cura l'uno dell'altro, unica via per risolvere i nostri problemi". "Prendersi cura l'uno dell'altro, considerare l'altro una persona con una dignità inalienabile e intaccabile, mai un mezzo, mai un oggetto, mai uno strumento. Mettersi al servizio del bene comune e impiegare risorse per far questo, nella convinzione che a rendere la società migliore, più umana, non ci si rimette ma ci si guadagna tutti: ebbene, questa e' la cultura di cui abbiamo bisogno sia nel privato come nel pubblico".

"Che queste parole che risuonano forti dentro di noi ci spingano all'impegno. Non aggiungiamone altre. Sono le parole di Cristo per noi. Ma sono anche le parole - conclude il vescovo - per noi di Luana e di tutti coloro che sono morti sul lavoro".

Una cerimonia 'blindata', non trasmessa dalle televisioni, così come chiesto dalla Diocesi di Pistoia. Anche la titolare della ditta dove è avvenuto l'incidente e i colleghi di lavoro della giovane hanno voluto essere presenti.

Confindustria Toscana Nord ha raccomandato a tutte le imprese associate di Lucca, Pistoia e Prato di dedicare un minuto di silenzio in corrispondenza con i funerali di Luana. Anche il Comune di Pistoia si è fermato per ricordare la scomparsa della sua concittadina: scuole ed esercizi commerciali hanno dedicato un momento a Luana per esprimere vicinanza alle famiglie colpite dalle 'morti bianche'.

L'ex maestra: il legame resta per sempre
"Me la ricordo, era una scricciolina, minuta, esile. L'ho avuta come alunna fino al 2008. Dei bambini che sono stati con noi sappiamo sempre tutto,questa è una piccola comunità. Anche di Luana sapevo molto, e quando un bambino che è stato nostro alunno muore, anche da adulto, è un evento che ci coinvolge. Con noi passano molto tempo e condividiamo tanti momenti, diventano come nostri figli". Così Barbara Davini, maestra delle scuole elementari di Luana.  La scuola, la 'Don Milani', è proprio davanti alla chiesa del Cristo Risorto e l'asilo accanto è frequentato dal figlio di Luana, 5 anni e mezzo. "Oggi - ha aggiunto la maestra - è stato detto ai bambini delle elementari che una ex alunna, come lo sono loro adesso, è morta in un incidente sul lavoro". Ai bambini della scuola è stato fatto osservare un minuto di silenzio, poi è stata fatta anticipare l'uscita. Le bandiere sull'ingresso sono state listate a lutto.

Tre mesi fa nel Pratese era stata la volta di Sabri Jaballah, 22 anni, morto schiacciato da un macchinario in un'azienda tessile a Montale.Intanto proseguono le indagini disposte dalla Procura di Prato per ricostruire la dinamica dell'incidente e le eventuali responsabilità. L'esito dell'autopsia sul corpo di Luana ha rivelato che la lavoratrice è morta sul colpo per uno schiacciamento del torace.

Questa mattina, intanto, si è svolta una perizia tecnica sul macchinario tessile da parte di un ingegnere incaricato dalla procura per fare chiarezza se la morte di Luana è stata causata da un malfunzionamento del sistema di sicurezza oppure da una manomissione. I punti su cui si concentra l'attenzione degli inquirenti sono la fotocellula di sicurezza che non è entrata in funzione bloccando la macchina e la saracinesca di protezione del macchinario che e' stata trovata sollevata.

Per questo motivo sono iscritti nel registro degli indagati la titolare dell'azienda, Luana Coppini, 58 anni, e l'addetto alla manutenzione Mario Cusimano, 57 anni, per il reato di omicidio colposo e rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. In settimana, inoltre, il tribunale dei minori di Firenze deciderà sulla richiesta di affido temporaneo del figlio di Luana avanzata dai nonni materni, Francesco D'Orazio ed Emma Marrazzo, con i quali il bambino già viveva.