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ECONOMIA

"Tristi per chiusura altoforno ma oggi si rilancia speranza"

Lucchini, firmato l'accordo di programma. Rossi: "250 milioni per il polo di Piombino"

A palazzo Chigi la firma dell'intesa per la riqualificazione del polo industriale di Piombino

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Roma
Firmato l'accordo di programma per la riqualificazione del polo siderurgico di Piombino. Intesa che prevede "i contratti di solidarietà per gran parte" dei lavoratori interessati e per l'indotto la cassa integrazione da assicurare in tempi rapidi", ha detto il presidente della regione Toscana Enrico Rossi al suo ingresso a Palazzo Chigi per la firma dell'accordo. Un accordo di programma che secondo il vice ministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, rappresenta una tappa fondamentale per dare un futuro sia ai lavoratori che ai cittadini di Piombino. 

 "Non è una giornata di cui dichiararsi soddisfatti. - ha affermato il presidente della regione Toscana - Oggi inizia la chiusura dell'altoforno, ed è un momento drammatico, di collasso. Siamo con la morte nel cuore". In compenso, "l'accordo di oggi serve a rilanciare la speranza, a dare la prospettiva" di una conversione con l'utilizzo di una tecnologia più avanzata e rispettosa dell'ambiente.

Impegno per 250 milioni
I soldi per la riconversione del polo industriale di Piombino "nel complesso non sono pochi: l'accordo di programma prevede un impegno effettivo di 250 milioni, di cui 150 provengono dalla Regione, gli altri dal governo". Oltre alla questione delle risorse, ha aggiunto Rossi, "Governo e Regione convengono sulla necessità di rilanciare l'area a caldo" del polo siderurgico di Piombino. Inoltre "nell'accordo è contenuto l'impegno a mantenere la forza lavoro nello stabilimento con contratti di solidarietà".

Cassa integrazione e contratti di solidarietà
"C'è una parte che sarà anche cassa integrazione, perché per alcune fabbriche dell'indotto non sarà possibile il contratto di solidarietà e avranno la cassa ordinaria, o per quelle più piccole, addirittura la cassa integrazione in deroga. per queste bisogna accelerare al massimo i tempi. Però l'obiettivo nostro è che gran parte dei lavoratori siano tenuti al lavoro con un contratto di solidarietà e questo è un aspetto innovativo ed è importante che venga dagli stessi lavoratori", dice Rossi.

Pinotti: "Smantellamento 30 navi guerra"
"Il pezzo che mette la Difesa è che noi abbiamo trenta navi da dismettere e da questa prospettiva abbiamo già la possibilità di fare cominciare questo lavoro che non riguarderà in futuro solo le navi da guerra". Lo ha detto il ministro della difesa Roberta Pinotti durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi sull'accordo. "Si è deciso di non arrendersi all'idea che si poteva perdere un pezzo di produzione. Credo che questo sia molto significativo e anche nella mia esperienza ascoltare i lavoratori è sempre stata una strada per uscire dallo stallo", ha aggiunto Pinotti.

Galletti: bonifiche in tempi brevi
"Seguiremo l'accordo di programma, che è complesso e difficile, con il massimo impegno [...] Faremo le bonifiche in tempi brevi". Lo assicura il ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti. Il ministro assicura inoltre che la riqualificazione avverrà senza cadere "nella trappola amministrativa e burocratica, per cui ci vogliono 50 mesi per fare l'Aia e diventa un'autorizzazione difficile da rispettare e mettere in pratica". Con questa operazione, sottolinea Galletti, "possiamo dimostrare che si possono creare posti lavoro e sviluppo, rispettando l'ambiente, in un settore difficile come quello della siderurgia". 

Sindaco di Pimobino: accordo è migliore risposta alla piazza
"Ritengo che l'accordo è la migliore risposta alle ansie e alle preoccupazioni che attraversano la comunità, centinaia di persone che anche oggi erano in piazza a manifestare i loro sentimenti". Le parole sono del sindaco di Piombino, Gianni Anselmi.