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POLITICA

Una delegazione a casa del leader dei grillini

M5S, il voto online: Artini e Pinna espulsi. Nessun ripensamento da Grillo

Chiesto alla base di espellere i due esponenti, la rete vota per allontanarli dal Movimento. Nella serata di giovedì, i "ribelli" a casa del leader. Una cinquantina di attivisti a Marina di Bibbona

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Artini e Pinna
Non hanno rispettato il regolamento: espulsi. La rete ha sancito la fuoriuscita di Paola Pinna e Massimo Artini dal MoVimento 5 Stelle. Decisivo un sondaggio online, la domanda era: "Sei d'accordo che Pinna e Artini NON possano rimanere nel Movimento 5 Stelle?". A questa domanda hanno risposto 27.818 iscritti certificati al blog di Beppe Grillo. Di questi il 69,8% ha detto sì. Ha votato no il 30,2%, pari a 8.382 voti.

I dissidenti a Bibbona
E così in serata alcuni militanti grillini sono partiti da Roma per riunirsi a Marina di Bibbona, dove Grillo vive. A pochi metri da casa sua, i manifestanti hanno mostrato il loro dissenso mentre una delegazione di "ribelli" è stata ricevuta da Grillo, dopo una lunga attesa. L'ex comico ha incontrato i deputati Massimo Artini e Federica Daga, assente Paola Pinna per impegni istituzionali. Il leader cinquestelle aveva precedentemente avuto una conversazione di circa due ore con un altro deputato cinquestelle, Samuele Segoni, anche lui arrivato sul litorale toscano per incontrarlo.




Nessun ripensamento sull'espulsione
Secondo fonti interne, Grillo avrebbe ascoltato le ragioni di chi lo ha raggiunto ma - viene riferito - non si sarebbe mosso dalle proprie posizioni, limitandosi a dire di volersi adeguare a quanto stabilito dalle votazioni del blog. Il resto della delegazione pentastellata, composta da una decina di deputati, non avrebbe partecipato all'incontro ristretto. Sul posto la delegazione 5S ha ricevuto solidarietà da una ventina di militanti accordi sul posto Intanto, su facebook, Artini ha esposto le sue ragioni




L'accusa per gli espulsi
Beppe Grillo ha spiegato l'espulsione: "Chi non restituisce parte del proprio stipendio, come tutti gli altri, viola il codice di comportamento dei cittadini parlamentari M5S", sottolinea il leader. "Tutto falso", la difesa dei due esponenti. La parlamentare Pinna, che proprio due giorni fa aveva postato un commento molto critico sul movimento ("perde pezzi, ci siamo autocondannati all'esclusione"), ha spiegato: "Non è vero che mi sono tenuta i soldi". E per dimostrarlo ha pubblicato le foto dei bonifici bancari dei mesi scorsi:




Il sindaco pentastellato di Parma Federico Pizzarotti si era schierato già apertamente contro Grillo nelle scorse ore: "Spero che qualcuno riprenda lucidità e si fermi in tempo. Non ho sacrificato parte della mia vita per vedere accadere tutto questo". Quanto basta a far scatenare in Rete - e non solo - la polemica, voci per cui non si tratterebbe tanto di stipendio quanto di dissenso da parte di Pinna e Artini sulla linea politica del MoVimento.